In un mondo dove si spreca troppo, la sfida è sviluppare un paradigma alternativo finalizzato a ridurre i nostri consumi senza necessariamente modificare il nostro livello di benessere.
Last Minute Market contribuisce alla riduzione dello spreco in tutte le sue forme, previene e riduce i rifiuti attraverso la valorizzazione dei beni invenduti con effetti positivi dal punto di vista ambientale, sociale, economico e nutrizionale. Nato come progetto di ricerca, Last Minute Market si è sempre occupato di analizzare tutti i passaggi delle filiere agroalimentari e individuare dove e perché si originano gli sprechi. Dopo alcuni anni di studi e ricerche universitarie, LMM ha messo a punto nel 2000 il primo sistema professionale in Italia di riutilizzo di beni invenduti dalla Grande Distribuzione Organizzata. I modelli logistico-organizzativi adottati, permettono di recuperare in totale sicurezza tutte le tipologie di prodotto, inclusi i prodotti che rientrano nelle categorie dei “freschi” e “freschissimi”. LMM infatti NON gestisce direttamente i prodotti invenduti, non ha magazzini né mezzi propri per il ritiro. LMM permette l’incontro diretto tra “domanda” e “offerta” e si occupa della scrupolosa messa in sicurezza di tutte le fasi del sistema. Nel corso degli anni il modello è stato esteso ad altre tipologie di beni e di attività commerciali e produttive, intervenendo ovunque si “producano” sprechi.
Alcuni esempi pratici del lavoro svolto da Last Minute Market:
GDO – Da un ipermercato di grandi dimensioni sono state recuperate fino a 170 tonnellate di prodotti alimentari in un anno, che corrispondono a circa 300 pasti al giorno per un valore economico di circa 650.000 euro (stima sul valore di vendita dei prodotti recuperati). Gran parte dei prodotti recuperati sono referenze merceologiche fresche e altamente deperibili (frutta, carne, latticini, ecc).
MERCATI ORTOFRUTTICOLI – Da un Mercato Ortofrutticolo sono state raccolte 60 tonnellate di frutta e verdurafresche per un valore economico di 138.000 euro. Il recupero ha coinvolto 6 donatori e 11 strutture (tra cooperative sociali, centri di accoglienza e parrocchie) che hanno beneficiato degli alimenti recuperati.
RISTORAZIONE COLLETTIVA – Un singolo centro di cottura può recuperare oltre 7 tonnellate all’anno di prodotto cotto. Otto mense scolastiche recuperano circa 8 tonnellate all’anno di prodotto cotto che corrispondono a circa 15.000 pasti. Una caserma può recuperare oltre 12 tonnellate all’anno di pasti cotti. Le mense ospedaliere possono arrivare a recuperare una media di 3 tonnellate all’anno. Un self-service può recuperare in media 5 tonnellate all’anno di prodotto non servito.
FARMACIE – Da 11 farmacie si possono recuperare farmaci da banco, prossimi alla scadenza ma ancora efficaci, per un valore di 15.000 euro all’anno.
CASE EDITRICI – Dal 2004 a oggi, più di 80.000 libri destinati al macero sono stati recuperati e hanno trovato nuova vita presso istituzioni benefiche nazionali e internazionali.
Se siete in contatto con aziende (supermercati, ristoranti, mercati all’ingrosso, ecc) o istituzioni (comuni, ospedali, farmacie, scuole, ecc) invitate loro a visitare il sito www.lastminutemarket.it e prendere in considerazione di aderire a questo importante progetto.
Questo è il futuro …e sta accadendo ora!
fonte: matteogracis.it