«Misura necessaria a preservare l’ordine pubblico e utile a combattere il traffico di stupefacenti»
Coffee shop di Maastricht vietati ai non residenti. Lo ha deciso la Corte di giustizia dell’Unione Europea, al fine di preservare l’ordine pubblico dai problemi causati dal turismo della droga e per combattere il traffico illecito di stupefacenti in tutta l’Ue.
ACCESSO RISERVATO AI RESIDENTI OLANDESI – Nei Paesi Bassi, ricorda una nota della Corte, i coffee shop sono centri di “ristorazione rapida” la cui attività principale è tuttavia dedicata alla vendita di droghe leggere, quali la marijuana e l’hashish. Il loro possesso per uso personale è depenalizzato e la loro vendita nei coffee shop, benchè vietata dalla legge, è tollerata dalle autorità. Tuttavia, in forza delle direttive del pubblico ministero, non possono vendere oltre i 5 grammi di cannabis per persona e per giorno e lo stock non deve superare i 500 gr. Inoltre, la vendita di cannabis non deve causare disturbi. Alla luce però dei problemi generati dal flusso notevole e crescente di turisti della droga, il comune di Maastricht ha ora deciso di riservare l’accesso ai coffee shop ai soli residenti olandesi.
IL CASO – L’intervento della Corte nasce dalla richiesta del proprietario di un coffee shop della città olandese, Marc Miche Josemans, oggetto di due controlli di polizia, durante i quali era stato constatato che ittadini dell’Ue non residenti nei Paesi Bassi venivano ammessi all’interno del locale. Il sindaco di Maastricht aveva deciso quindi di chiudere temporaneamente il coffee shop. Josemans aveva impugnato la decisione dinanzi al Raad van State, il Consiglio di Stato olandese, investito della causa, chiedendo alla Corte di giustizia se il diritto dell’Ue osti ad una normativa che vieta l’accesso ai coffee shop delle persone non residenti nei Paesi Bassi. Quindi, la decisa della Corte di giustizia. (Fonte Adnkronos)
(fonte: corriere.it)