Nell’ambito della canapa non esiste una marca che è riuscita nel corso degli anni ad attirare tanta notorietà come la manifatturiera ROOR. Gli artigiani partendo da Martin Birzle creano e distribuiscono un assortimento sofisticato di pipe ad acqua in vetro, prodotti di merchandising come borse speciali, portaceneri e cartine. Noi conosciamo Martin Birzle già dal 1994, prima che la rivista “Grow!” nascesse e le pipe ROOR fossero create, quando lui lavorava ancora da solo nel suo laboratorio di vetro soffiato a Frankenthal vicino a Mannheim, e noi eravamo ancora studenti. Perciò ci rallegriamo ancora di più dato che 10 anni dopo qualcosa che rallegra tanti amici dalla canapa è cresciuto nel mondo intero.
Ciao Martin, è di nuovo trascorso molto tempo da quando ti abbiamo visitato… Vediamo che molto è cambiato qui!
In effetti! Abbiamo cambiato e allargato parecchio l’officina, non lavoro più da solo qui!
Si, si vede questo. Quanti collaboratori hai adesso?
Ora ci sono dieci persone.
Hai cominciato come artigiano artistico?
Esatto! All’inizio, facevo tutto da solo, dal prendere gli ordini per la produzione fino alla spedizione. Non erano pipe a quel tempo, ma pezzi artistici fatti in vetro, come ad esempio dei lampi neon.
Quando hai soffiato la tua prima pipa?
Era la meta degli anni 80, verso 1984/85. A quel tempo quasi non c’erano degli headshops , forse cinque in tutta la Germania. E così, abbiamo prodotto le prime pipe piuttosto per caso e ingenuità giovanile. Già quelle ebbero subito molto successo. Ma non fu per questo che mi venne l’idea di soffiare pipe per professione. A quel tempo, nessuno aveva avuto l’idea di farlo. Per undici anni, sono stato in giro per i differenti mercati artigianali. Finchè nel 1994 ho sentito della “AG Hanf” (corporativa di canapa) a Darmstadt e feci la conoscenza dei suoi partecipanti.
Questo fu prima della “Settimana di Canapa” quando servivano i soldi per un tour ad una dimostrazione antiproibizionista?
Si, ero ad una seduta dove ciascuno dava i propri ultimi centesimi al fine di raccogliere i soldi per l’autista del bus che doveva guidare l’autobus la giornata successiva ad una manifestazione. Per caso avevo dei soldi in tasca e mi sarei sentito stupido a non aiutare. Non mi avrebbe fatto male.
Ma senza il tuo aiuto, l’azione probabilmente sarebbe dovuta essere cancellata…
Ma cosi ho potuto fare la conoscenza della gente dalla “AG Hanf” che mi ha aiutato successivamente con il logo ROOR. Da solo, non ce l’avrei potuta fare, perchè passavo la giornata intera nella mia officina, non avevo un computer, e cosi ci siamo aiutati l’un l’altro. Ci volle un anno, abbiamo provato tutti i nomi possibili finchè Marcus mi propose il nome ROOR.
Ti immaginavi già allora che avresti avuto tanto successo?
No, proprio per niente. Lo sviluppo delle cose mi travolse piu o meno. L’idea era che dopo 10 anni che vendevo le mie cose senza nome volevo creare una marca che offriva al cliente la possibilità di cercare un prodotto specifico, e anche di trovarlo. Prima le mie pipe non avevano una denominazione evidente. Per esempio, quando uno vedeva una pipa visitando un amico e poi voleva averne una uguale, allora andava in un headshop e li ne trovava forse una simile, ma non la stessa. Ciò portava ad una delusione nel cliente, perchè non è che se le pipe si assomiglino alla vista anche il loro gusto sia lo stesso.
Le varianti nella misura del taglio o nel volume possono influenzare molto il gusto. Le nostre pipe ROOR sono precisamente definite. Un modello di una seria ROOR ha sempre le stesse misure e modi di elaborazione, cosi come le stesse caratteristice relativo al gusto.
Nel mondo d’oggi tutto si distingue tramite le marche. In tutti i settori c’è un’offerta talmente grande che spesso solo marche riconosciute riescono ad assicurarsi mercati ed una clientela fedele. Dopo dieci anni di lavoro senza riposo volevo cambiare qualcosa, e questo sarebbe stato possibile solo con un nome adeguato. Certo che anche il prodotto e la qualità devono essere massime. Questo era già molto importante per me – essendo un perfezionista – quando le mie pipe non avevano ancora un nome.
(Mr Nice con la sua pipa preferita)
Come sono nati i tui primi modelli di pipe?
All’inizio, erano richieste individuali dei mie clienti. Dopo anni d’esperienza si impara quali sono le caratteristiche importanti di una buona pipa. All’ inizio, c’era solo il taglio nella misura 14/5. Con la marca ROOR ho introdotto la prima serie di pipe con il taglio 18/8. Questo subito entusiasmò la gente. Forse perchè una nuova generazione di fumatori era cresuita… Generazione che voleva tutto grande, dai pantaloni fino alle pipe. 25 anni fa, la cultura dei fumatori era ancora una cosa sociale, lo spinello o la pipa girava fra gli amici. Oggi, c’è molta gente che fuma anche da solo.
Com’ è la situazione con gli imitatori? Ci sono alcuni produttori che imitano le vostre pipe? e se la tua risposta sarà positiva, questo fatto ti da fastidio?
Si ci sono produttori che imitanno le nostre pipe. Questo fa vedere che i nostri prodotti sono buoni, perchè un prodotto non buono non sarà mai imitato. Certo, di tanto in tanto mi dà un po’ fastidio, perchè questa gente non si rende conto di quante idee e lavoro di sviluppo c’e dietro un prodotto. Io rifiuto copiare preferisco usare la mia creativita e far crescere qualcosa di nuovo. Ma alla fine dipende sempre del punto di vista che uno ha. Il mio scopo è creare qualcosa di alta qualità.
Offrite anche un servizio di riparazione?
Non solo questo. Offriamo un servizio completo ai nostri clienti. Comincia con un consiglio profondo, e finisce con il servizio di riparazione. Vogliamo che i nostri clienti rimangano sadisfatti al 100 %. E non devi solo pensare ai nostri clienti individuali che ordinano per esempio via internet con il nostro online-shop (questi ordini sono trattati con priorità) ma anche i negozi che vendono le nostre pipe. Sono convinto che i numerosi clienti che abbiamo soddisfatto negli ultimi 10 anni hanno contribuito molto a costruire l’immagine positiva della marca ROOR.
Ho sentito che si possono anche prendere delle pipe in prova?
Giusto. Ogni camicia o macchina la puoi provare prima di comprarla, solo con le pipe non era possibile…
E come funziona?
E’ proprio facile. Devi dare il prezzo come deposito, e la puoi portare a casa per qualche giorno. Se non ti piace la puoi riportare e riprendere i soldi depositati.
Senza spese addizionali?
Senza spese addizionali.
E questo si può fare con qualsisia pipa?
Si, con qualsisia pipa. Per esempio, all’occasione di una riparazione offriamo al cliente una pipa nel frattempo. E così il cliente può approfittare per provare un modello diverso.
E dove si possono prendere le pipe in prova? E’ possibile in ogni headshop che vende pipe ROOR?
Non penso. Ci sono molti Headshops che trovano l’idea buona, ma non ogni negozio ha lo spazio e il tempo libero necessario per offrire questo servizio. In ogni caso è possibile nel nostro shop a Frankenthal e dovrebbe essere possibile via posa dentro i confini dalla Germania, facendo un deposito in accredito al nostro conto.
Quanti differenti modelli di pipe avete nella vostra gamma?
Praticamente qualche migliaio. Ci sono le pipe di base che possono essere personalizzate con differenti ‘Extras’e ‘Opzioni – tutto secondo le richieste del cliente. Sulla nostra pagina internet, si possono comporre le differenti pipe.
Ma questo implica molto spreco per produrre ogni pipa personale.
Ci vuole molto lavoro e tempo, ma questo fa la differenza fra le pipe ROOR e altri prodotti. Le nostre pipe sono qualcosa di speciale, personale e unico. Qualcosa che entusiasma il cliente, qualcosa per differenziarsi. Per esempio, offriamo la possibilità di smerigliare sopra la pipa le proprie iniziali. La qualità alta insieme ad un’elaborazione perfetta risultano in una lunga durata e offrono la possibilità di una riparazione.
Abbiamo visto che ci sono molti differenti abitudini di fumare. Qualcuno inala solo piano piano, così che proprio non ianala aria, altri tirano come se al posto dei polmoni avessero un aspiratore. Le diverse “Opzioni e Extras” rendono possibile creare individualmente la pipa ottima secondo le proprie abitudini di fumare. Perchè una ROOR deve dare soddisfazione per molto tempo.
Ovviamente, vi siete fatti molti pensieri su come si può migliorare un prodotto finchè possa soddisfare le più diverse esigenze. Chi si preoccupa di questo?
Ci penso io. Ma non come qualche persona può pensare – non sto a fumare la giornata intera. Parlo con i clienti e ascolto le loro critiche, le loro proposte e richieste. Lo faccio da tanto tempo che so in quale modo posso influenzare il gusto di una pipa.
Tu distribuisci le tue pipe non solo in Germania, ma anche in altre parti del mondo. Ti si sono poste anche altre abitudini di fumare?
Si, è molto interessante. C’è una cultura della canapa generale, non c’entra dove vai, si fuma dappertutto. La cosa particolare che ho notato è che in parte della Germania e degli Stati Uniti c è una cultura per le pipe d’acqua.
Dalle altre parti si fumano piuttosto gli spinelli?
Giusto. In qualche paese, come l’Italia ormai le pipe stanno prendendo piede. Ma il successo dipenderà dal modo in cui si riusciranno ad introdurre le pipe ai consumatori. Quando la pipa non è armonizzata bene col cliente quello probabilmente non sarà soddisfatto, perchè non gli piacerà. E poi non la fumerà più.
Com’è possibile, che solo nella Germania e negli Stati Uniti si sia sviluppata la cultura delle pipe ad acqua?
Ci sono ragioni storiche. Nella Germania, esiste da molto tempo l’artigianato del vetro. Ditte come Schott di Mainz hanno sviluppato vetro speciale, che viene utilizzato, modificato rispettivamente, per fini diversi. Nella Germania, ci sono molti soffiatori di vetro, anche se nessuno è formato specificamente come produttore di vetro, ma piuttosto come soffiatore di vetro per laboratori. Anche negli Stati Uniti, ci sono soffiatori di vetro. Questo fu la nascita dalla cultura di pipe americana.
A quanto si vede le pipe degli artisti americani, sono comunque molto diverse delle tedesche.
Questo ha parecchie ragioni. Primo, non c’è un modo di formazione come da noi. In Germania, ogni soffiatore di vetro impara la professione di costruttore di apparecchi chimici di vetro. Si impara per esempio come produrre un radiatore di vetro, che deve essere precisamente di una lunghezza di 30 cm, e non 31 oppure 29 cm. Ci vogliono tre anni per imparare questo. Negli Stati Uniti. è diverso. Li si può andare a una scuola per 14 giorni, o ci si può fare insegnare da un professore privato, ma non sarà mai come in Germania. E ciò risulta che ogni soffiatore di vetro ha sviluppato il suo stile unico. L’essenziale non è la misura, ma piuttosto l’estetica e il gusto personale. Gli Americani apprezzano piuttosto colori opulenti e disegni. A me personalmente, questo stile piace molto, perchè c’e molta creatività. Le pipe che fa Mike, che lavorò per due settimane da me irradiano qualcosa di particolare. Ciascuno se n’è accorge.
…anche se non tutti se ne accorgono, quanto impegno ci mettono?
Io come esperto me ne accorgo, ed è anche per questo che ho molto rispetto per il loro lavoro.
La pipa con cui hai vinto il secondo premio all’ultima Cannabis Cup ad Amsterdam, non era una cooperazione fra te come soffiatore tedesco e Mike come soffiatore americano?
Si, era quasi multi-culturale. Si vede anche se si guarda la pipa. I colori filigranati e organici nella forma di una pipa “Europea”. Volevo rendere quest’arte di pipa popolare qui da noi. Non me l’aspettavo che avremmo fatto il secondo posto.
E tu come risolvi il problema dalla pulizia della pipa? hai un consiglio per noi?
La cosa più importante per la pulizia di una pipa è il detergente giusto. Offriamo un detergente speciale, con il quale non dovreste avere problemi a pulire qualsiasi pipa.
Pensi che sia importante pulire la propria pipa ogni giorno, o si potrebbe anche farla stare qualche giorno e si riesce sempre a pulirla?
Puoi anche lasciarla stare sporca per 100 anni, e riuscirai ancora a pulirla dopo, è piutosto una domanda estetica. Se vai al gabinetto, tiri lo sciacquone subito, non solo quando ci vai la prossima volta, è la stessa cosa con le pipe. Una pipa sporca non ha un buon gusto secondo me. d’altro canto è meglio una pipa pulita in casa, non c’entra se la visita è di un amico o della polizia! Una pipa pulita e sempre meglio.
Ti saluto, e ti ringrazio per il colloquio interessante e speriamo di risentirci più spesso in futuro.
Si, certo. E la prossima volta dovrete presentare le nostre nuove cartine ROOR. Un’altra cosa interessante sarebbe una macchina per lavare i bong. Se uno di voi ha un’idea buona è il benvenuto nel farcelo sapere!
Idea interessante! Ne riparleremo di questo…
Website: www.roor.de
(fonte: Grow! n° 4/2004 – autore: Winni Fleckner – traduzione: Ulli Sabel e ENjOINT.com)