Penso che in una società normale non ci sarebbe bisogno di un leader come Beppe Grillo e di un partito politico che si definisce movimento.
Non è un caso che il termine qualunquismo, e l'omonimo partito, nasca nei caotici anni del primo dopoguerra; scomparendo negli anni 70, gli anni di maggior coscienza sociale e maturità politica che il nostro paese abbia mai conosciuto.
Purtroppo però in questo momento storico, per ragioni diverse, la maggioranza del popolo non possiede una conoscenza sufficiente a permettergli di prendere decisioni in modo razionale e completamente autonomo.
Come già accaduto, il popolo ha bisogno di un leader (o di un tiranno, nell'accezione classica del termine) che lo guidi in questa fase di transizione storica.
Ben venga quindi il Movimento 5 Stelle che è riuscito a catalizzare le speranze di una grossa porzione di elettori e riaccendere l'interesse comune per la res publica.
Spero solo che questa piccola "rivoluzione" prosegua fino in fondo il suo percorso storico e non si cristallizzi in uno stato intermendio come le precedenti rivoluzioni.