I finanziamenti non servono per l'informazione ma per permettere di far politica anche a coloro che non dispongono di potentati economici dietro le spalle.
Riguardo al pluralismo dell'informazione ci sarebbe da fare tutto un discorso molto complesso circa l'abominevole conflitto d'interessi del cavaliere che vede colpevoli anche la sinistra nel non averlo risolto quando ne avevano l'opportunità, ma è appunto un altro discorso.
Io non sostengo questo. Io penso a come saremmo ridotti se lasciassimo come gli americani tutto in mano ai privati. Se non ci fossero stati i finanziamenti pubblici non sarebbe mai caduto il governo Berlusconi perchè non sarebbe esistita nessuna opposizione quindi nessuna democrazia (ammesso che in Italia ce ne sia mai stata una). Poi che questi soldi andrebbero fortemente ridimensionati l'ho già detto ma credo che sia sotto gli occhi di tutti.Se, come sostieni, i finanziamenti camuffati da rimborsi avessero contribuito a risolvere i molti conflitti di interessi in cui viviamo, non avremmo avuto quattro governi Berlusconi.
Dato che il partito con la maggior copertura editoriale ha vinto le elezioni nonostante questi lauti finanziamenti, mi sembra evidente che si tratta di un provvedimento inefficace ed anacronistico.
Negli ultimi 20 anni la più importante novità nell'informazione indipendente è stata il WEB!Negli untimi vent'anni la più importante novità nell'informazione indipendente è stata la nascita di uno dei principali quotidiani nazionali SENZA i contributi all'editoria; la più importante novità nel panorama politico è stata la nascita di un Movimento nazionale (con il 7% in aumento) SENZA i rimborsi elettorali. Mentre tutti gli altri quotidiani e partiti hanno perso lettori ed elettori.
Il fatto quotidiano cavalca l'onda dell'antipolitica (con un pelo di demagogia) come il movimento 5 stelle e se ci pensi non è difficile in questo periodo essere di moda sputando sulla politica. Si tratta di una reazione fisiologica dovuta a troppo marciume ma imho sono fenomeni temporanei.