
Originariamente Scritto da
Avv. Zaina
Caro Punk lover, rispetto le altrui idee (e credo non sia una novità); se Lei pensa che sia più utile dare corso a manifestazioni urlate, fatti di slogan (magari con qualche offesa o minaccia), faccia pure.
Io e (soprattutto) tanti altri non pensiamo che l'aggressività o la protesta urlata siano i modelli per ottenere qualcosa.
Quello che non si vuole comprendere è che, per abbattere un sistema normativo che non funziona, esiste un solo modo e cioè elaborare e proporre, ma in maniera seria, fondata e non velleitaria, un modello legislativo differente e condiviso, facendo circolare pubblicamente le idee su tutti i media, sfidando coloro che la pensano diversamente al dibattito, abbattendo le loro posizioni dialetticamente.
Io non ho mai creduto che le manifestazioni di piazza (anche quelle maggiormente partecipate) sortiscano qualcosa di concreto, al di là di un populismo contingente e di una battaglia inutile sul numero dei partecipi.
Vede, sbaglierò, ma Lei confonde la forza degli argomenti con il porgere l'altra guancia.
Mi sembra che in questo - come nel secolo precedente - vi sia seri esempi di personaggi che hanno fatto leva esclusivamente sulle idee e sul dialogo.
A tacere poi di un personaggio che è - anche per chi diversamente da me non crede - Gesù Cristo, che penso sia stato l'antitesi della violenza ed abbia veramente sollevato il mondo con gesti forti di sostanza e miti di forma al contempo.
Lei crede, quindi, davvero che se andate in piazza a manifestare più o meno coloritamente, potrete ottenere qualcosa a tutela dei diritti che Lei (peraltro giustamente) rivendica, che non sia - nel migliore dei casi - un ulteriore disinteresse, se non addirittura dileggio ?
Essere preparati e distruggere con argomenti seri e fondati gli avversari: questa è l'unica via.