Caro Moran non ho la superba pretesa di convincere ne' lei ne' altri.
Io sono solo molto realista e vedo cosa si può ottenere in concreto.
Il problema non si può affrontare in modo estremizzato ed esemplificato all'eccesso, così che si tralascino aspetti del tutto fondamentali.
Lei saprà certo autogestirsi, ma rispetto a Lei quante persone invece non sono o non vogliono essere in grado di autogestirsi?.
Verifichi anche gli altri ordinamenti e vedrà che una seria sperimentazione di aperture di regolamentazione presuppone passaggi intermedi che permettano di non tornare più indietro.
Regolamentare la coltivazione, così che non vi siano dubbi di sorta in ordine alla destinazione ad uso personale, così che si prevengano processi penali ai coltivatori, così che non si abbiano decisioni contraddittorie od a macchia di leopardo.
Questo deve essere lo scopo da perseguire e se richiede qualche piccolo sacrificio sul piano della assoluta libertà di coltivazione ben venga, perché questo e' il percorso per la vera legalizzazione.