Il fatto che io critichi la proposta M5S non vuol dire che voglia tenere la fini-giovanardi.
A me basterebbe che:
1) levassero quella cag. di "tassa e l'autorizzazione obbligatoria" per chi coltiva per uso personale
2) depenalizzassero anche l'uso personale delle altre sostanze, in modo tale che gente innocente possa evitare di finire in galera
Fatte queste modifiche la proposta M5S la accetterei e appoggerei volentieri come punto di partenza accettabile (seppur ancora perfezionabile) per il superamento della fini-giovanardi.
Caro KGB
1. desidero farLe presente che la depenalizzazione della detenzione ad uso personale è intervenuta da tempo, a seguito del referendum del 1993 che abrogava la dose media giornaliera.
Se vuole proprio saperlo, la FINI-GIOVANARDI ha un unico dato a proprio favore ed è che, senza volerlo (senza volerlo ribadisco) con la dizione del nuovo comma 1 bis dell'art. 73, si è maggiormente accentuata la concezione di depenalizzazione della detenzione, inserendo parametro utilissimi ed ampliati in favore degli indagati dalla quotidiana esperienza giudiziaria.
Ricordi che anche l'uso di gruppo (in precise situazioni) non è reato da anni.
Dunque questo è un falso problema;
2. quanto alla critica per la proposta di introdurre la tassa sulla coltivazione.
Non faccio il difensore di ufficio di M5S, ma mi pare che si tratti di una proposta di buon senso giuridico.
Ho letto la legge della Repubblica Ceca. Tutto bene, condivisibile, seducente ma....
Le chiedo come distinguo un soggetto che detiene un tot numero di piante per un fabbisogno personale, da quello che, invece, le coltiva per un futuro spaccio della sostanza ricavabile?
Solo perchè un soggetto detiene un numero predeterminato di piante si deve presumere che egli soddisfa il fabbisogno personale?
Oggi qualche giudice assolve, perchè opera una serie di valutazioni, assai complesse, ma un domani si ricorrerebbe ad una mera presunzione che potrebbe finire per favorire i disonesti a scapito degli onesti.
Si tratta di cercare di vedere la situazione in termini non ideologici (cosa c'entra il capitalismo non proprio mi sfugge), o populistici o demagogici, quanto piuttosto sotto il profilo di tutelare i coltivatori-assuntori sottraendoli da rischi di esposizione a processi penali.
Si tratta di rilasciare una concessione, analoga al porto d'armi, alla licenza di caccia o di pesca.
E, poi, facciamola finita con l'argomento della schedatura, che sappiamo tutti è ben altra cosa.
Io la chiamo, invece, coltivazione responsabile, per la quale si può accettare anche un piccolo sacrificio personale.![]()