Da parecchi anni sogno una legge di legalizzazione, ricordo i Verdi, PRC, i Radicali e forse altri* .
Ora invece vedo pessime implementazioni:
-quella dell'ultra-capitalista Colorado che vuol sapere tutto su chi la coltiva (immagino per garantire la vendita continua che, probabilmente, nel giro di qualche anno cadrà nelle mani di una "Starbucks della ganja" o una catena di "McWeed"; Dopotutto è così che funziona il capitalismo e il sogno americano, no? Guadagnare a scapito degli altri. "Money before everything")
-quella dell'Uruguay che sembrerebbe (almeno dalle premesse: vedi ganja OGM imposta dallo Stato) mirare a un controllo fascista su ciò che uno può coltivare o meno. Nota: chi non si fa schedare rischia molto probabilmente le stesse sanzioni che c'erano prima (anche se potrebbe costituire attenuante il fatto di coltivare un numero di piante che rientra nel limite della legge) e le piante vengon distrutte. Altra faccenda è coltivare Easy Rider quando è permesso coltivare solo la versione statal-OGM della Skunk, che succede? pene severissime? boh!?!
(OT: da una parte fascismo, dall'altra ultra-capitalismo. Che in fondo son sinonimi, se guardiamo alla sostanza delle cose)
L'origine di questi disastri è evidente:
Una legge per la legalizzazione va fatta partendo da una mentalità antiproibizionista, ovvero partendo dal buon senso.
Invece queste due "novità mondiali" (novità per dire, perchè sembrano pensieri che riconducono ai vecchi latifondisti, al feudalesimo ed ai servi della gleba) sembrano essere concepite da menti autoritarie e rigorosamente proibizioniste, con una spiccata smania di controllo sull'individuo. Altrimenti si finisce coll'eliminare dei danni per introdurne altri potenzialmente peggiori, non solo nel contesto del proibizionismo ma anche della biodiversità (vedi Uruguay) e (sempre Uruguay) dell'introduzione di pericolosi precedenti nel settore agricolo (Mai sentito parlare di Monsanto e di gente rovinata dalle cause intentata dall'azienda? vedasi poi i "semi killer" che richiedono attivanti specifici per la germogliazione e i casi di piante OGM che NON producono semi). I rischi sono tanti sia in fatto di diritti (non limitati comunque al campo della canapa) sia in fatto di impatto ambientale e sulla disponibilità di specie libere (aka NON BREVETTATE da aziende/governi).
Per quel che mi riguarda, se queste sono le premesse e le prospettive che abbiamo davanti e se questo è ciò che dobbiamo aspettarci anche qua in Italia (vedi la tristissima proposta M5S) , allora spero che non venga legalizzata (NON in questo modo!!), almeno finchè non cambia l'approccio.
Credo che prima di legalizzare la vendita in negozi si debba passare per una completa depenalizzazione e "de-multazione" (neologismo per assenza di sanzioni pecuniarie) del consumo e della coltivazione per uso personale (ovviamente permettendo la cessione gratuitadi quantià personali ). Solo in seguito, magari dopo anni (ecchissene!) si potrebbe passare alla legalizzazione della vendita!
Bisogna avere delle PRIORITÀ e bisogna che sia chiaro che è IPOCRITA legalizzare solo perchè "così lo Stato fa na barca di soldi".
Il principio base dovrebbe essere invece che si depenalizza completamente l'uso e la coltivazione personale allo scopo di:
-Tutelare la salute pubblica (miglio qualità e sicurezza del prodotto, dato che sarebbe autocoltivato )
-Tutelare il benessere economico (garantire [b]a tutti[b] la possibilità di coltivare una pianta che da sola può sostituire un numero enorme di farmaci che la gente normalmente acquista, ovvero: portare ad un quasi annullamento delle spese mediche pro capite ) e altri diritti dei cittadini (niente galera per consumo e coltivazione)
Tutto questo nel principio di:
-Diritto alla privacy (NIENTE schedature nei confronti dei consumatori-coltivatori)
-Diritto a coltivare a prescindere del proprio reddito (NIENTE tassa per la coltivazione ad uso personale)
Dopo qualche anno di applicazione di questi fondamentali diritti del consumatore si potrà iniziare a pensare all'aspetto commerciale, ovvero a Coffee-Shop/negozi/Bar o come vorremmo chiamare i luoghi adibiti alla vendita.
Ma cavolo! L'abbiamo sotto i nostri occhi il problema!
È scandalosa la faccenda della Cannabis terapeutica in Italia, parlo del Bedrocan!
Ai malati viene "concesso" di assumere Cannabis ma .... NON possono coltivarla?????????
Però possono ottenerla in farmacia alla "modica cifra" di 35 Euro ?!?!?!?
Ma stiam scherzando?
io dico che c'è da esser carog_e a dare finti diritti del genere: dovrebbero potersela coltivare.
Il problema è che lo stesso ragionamento viene applicato in Uruguay e U$A per quanto riguarda invece il "consumo ricreativo" (OT: perchè "ricreativi"? non posso usare l'erba per motivi semplicemente salutistici tipo "mi fa star bene" o "per curar l'emicrania" o per pensare ecc??? Questo è delegittimare alla radice un tipo di utilizzo!) ovvero:
Vuoi fumare? COMPRA il prodotto standard che ti offre (o ti permette di coltivare) lo Stato (Uruguay) e ti fai schedare per bene (Uruguay e U$A).
In ogni caso la mentalità è "sia che tu voglia fumare sia che tu voglia coltlivare devi 'entrare nel sistema' del nostro mercato e devi conformarti a ciò"
* (pure certa gente della Lega, tipo Maroni, all'epoca furono fra i firmatari di quelle proposte di legge. Addirittura pare che fra quei firmatari leghisti ci sia anche il tizio che disegnò l'attuale "bandiera della lega", infatti il disegno di quella bandiera non è altro che la pianta di canapa vista dall'alto[fonte:LEGA-lizzala, ed. stampalternativa] )
versione brevissima: legalizzazione schedatrice e classista (tassa) ? no grazie! a me basta avere il diritto di coltivarla e fumarla. Io sono un coltivatore e uno psiconauta riflessivo-meditativo.
sono anticapitalista e credo che essere una persona voglia dir qualcosa di più che "consumatore" di prodotti
people! not "sheeple" !!