Considerando che gli organizzatori di una manifestazione hanno diritto di stabilirne lo svolgimento, l'inquadramento politico e quello sociale, mi sembra una motivazione non da poco quella che hai scritto.
Yomi, non stò denigrando l'importante lavoro svolto dai Radicali in Italia, prendo solo atto dei fenomeni sociali.
Negli ultimi 30 anni è cambiato il mondo, sono cambiate le leggi ed è cambiato sia il partito dei Radicali che il movimento antiproibizionista (stabilire se in meglio o in peggio non è importante ai fini del ragionamento).
Indipendentemente da chi abbia ragione o torto, posso capire -senza per forza condividere- che alcuni antiproibizionisti non transigano accostamenti politici di questo tipo:
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