Adesso staremo a vedere cosa succede, perchè è inconcepibile pensare di essere contenti solo perchè ci hanno restituito un centesimo dei nostri diritti riguardo la canapa.
Dovremmo essere indignati, e non solo perchè nel sistema Italia individui come il Sig. Giovanardi hanno potere decisionale, ma soprattutto perchè come sempre siamo l’ultima ruota del carro in Europa e nel mondo. Di qualsiasi innovazione culturale si parli.
Ricordiamoci che la legalizzazione della canapa è principalmente una battaglia delle persone che sono malate e ne necessitano per star bene, e queste persone devono avere il DIRITTO di poterla coltivare o acquistare. È questo diritto il punto focale della questione, e oggi ancora una volta non si sono smosse le acque su questo punto, nonostante un’apparente presa di coscienza da parte di chi ci governa, i nostri diritti rimangono una lontana speranza.
Speriamo non sia un fuoco di paglia ma il primo di una doverosa serie di passi avanti, perchè andare in prigione per la coltivazione di una pianta, che siano 6 o 2 anni... beh, questo rimane anticostituzionale