io sono vegano da 3 anni.
Non è solo per rispetto agli animali, per me si tratta sopratutto di adeguare
lo stile di vita alle nuove condizioni ambientali in cui ci troviamo a vivere.
Infatti ci troviamo immersi in un contesto in cui l'esposizione a diverse tossine è sempre maggiore, sia nei cibi che nell'ambiente, cioè aria, acqua, terra, locali di casa e di lavoro, abitacoli di autovetture ecc. sono intrisi di potenziali sostanze tossiche e velenose che rilasciano costantemente.
Anche le tossine psichiche e l' esposizione costante ad esse a cui siamo sottoposti sono decisive per una buona risposta immunitaria.
Tutto ciò non esisteva, almeno in modo così pervasivo e diffuso, prima dell'era industriale, per cui allora anche carni e latticini erano meno pericolosi perchè ( oltre ad essere più genuini) l'organismo aveva solo quei rifiuti da eliminare, ora invece il nostro sistema immunitario è sovraccarico di lavoro e se gli diamo anche quei cibi da smaltire, semplicemente non ce la fa a ripulire tutto.
Quelli che vogliono sopravvivere decentemente sono quindi obbligati - io credo - ad adeguarsi al paradigma vegano-crudista appunto per limitare l'aggravarsi della tossicosi indotta dall' esposizione a molteplici sostanze inquinanti cui è sottoposto l'individuo in questa epoca, considerando anche il saggio principio che "è meglio prevenire che curare".
Inoltre, se uno ha passione per qualche droga, per quanto pulita e vegetale essa sia, dovrebbe avere sufficiente rispetto e cura del proprio corpo per non affaticarlo con cibi tossici e responsabili di abbassare la frequenza vibratoria del corpo e della coscienza, in modo da ricavare il massimo beneficio e comfort dall'azione psicoattiva di quelle molecole 'sballogene'...