Hola Yomi capisco la frustrazione che puo' farsi largo in quelli come noi che amano questa meravigliosa pianta.
Tuttavia come ho gia' espresso in passasto non credo che spostare la discussione sui vari confronti o comparazioni possibili con altre sostanze che pur avendo innegabili effetti negativi possa produrre buoni risultati per chi e' antipro.
Penso che in qualche modo la guerra tra sostanze equivalga a quella cosiddetta tra poveri dove anziche' arrivare alla radice di un problema per risolverlo si cerca di prendersela con chi e' presumibilmente peggio di noi finendo per distribuire colpe a destra e a manca con il solo vero risultato di essere riconducibili a una determinata categoria il che in realta' finisce per indebolire e rendere piu' facilmente manipolabili.
Che lo si voglia o no ci sono diversi risvolti di cui tenere conto, c'e' una deriva culturale dove alcune sostanze sono racchiuse a torto o ragione non fa differenza ma alcune sono convenzionalmente accettate altre solo tollerate e altre ancora rifiutate del tutto.
Non trovo mai il problema nella sostanza in se perche' se non stiamo parlando di cesio, polonio o diossina a cui nessuno verrebbe in mente di attribuire proprieta' positive, per quelle che stiamo prendendo in esame noi in questa discussione bisogna necessariamente fare diverse considerazioni.
Semmai troverei molto piu' sensato fare questo tipo di guerra contro le sigarette piuttosto che l'alcool.
Nell'alcool esistono anche proprieta' positive e non sono nemmeno poche...e tutte quelle negative sono legate all'uso sbagliato che ne viene fatto. ma questa possibilita' c'e' piu' o meno con qualsiasi sostanza, cibi compresi.
In questi casi preferisco prendermela con qualcuno piuttosto che con qualcosa.
Sono antipro sicuramente e innegabilmente.
Questo per me vuol dire : consapevolezza, autodeterminazione sosprattutto assunzione di responsabilita'.
Queste tre cose portano verso la vera liberta', quella che per potersi affermare non cerca di limitare quella degli altri anche quando avversa ai miei principi che e' bene prendere atto, si sono formati per i trascorsi e le esperienze personali e non devono essere considerati universali solo perche' le nostre hanno avuto accezioni o risvolti negativi.
Piuttosto sono favorevole a impegnarsi per dimostrare tutto cio' che puo' realmente fare o non fare la cannabis.
Anche a dimostrare la sua non pericolosita' rispetto a molte altre sostanze convenzionalmente accettate, facilmente reperibili e di cui chiunque puo' comodamente abusare venendo al massimo compatito.
Questa non e' la stessa cosa di fare la guerra all'alcool o qualsiasi altra sostanza, e' un approccio completamente diverso perche' inserito in un contesto piu' generale e non e' il fulcro del discorso.
Qualcosa che dovrebbe almeno nelle intenzioni fare riflettere e una volta tanto non scaricare nessuna colpa su qualcosa che non ha nessuna volonta', qualcosa che tende a informare e infine discolpare cio' che ci interessa,
semplicemente in nome della verita' e della liberta' individuale piuttosto che distribuire intolleranza verso altro.
Tutto cio' che in una sostanza puo' farci male e' quasi sempre la conseguenza delle nostre scelte.
Se fosse sola responsabilita' delle sostanze, al mondo non esisterebbero che drogati alcolisti, maniaci sessuali o aspiranti suicidi.
E' bene ribadire che si puo' scegliere come comportarsi, e' bene ribadire che solo la cultura di un'informazione corretta permette di poter fare queste scelte onestamente e senza bisogno di trovare alibi.
La guerra tra sostanze e' una modalita' che appartiene al pensiero proibizionista esattamente il contrario di quello che e' il mio pensiero, per tutti i motivi che ho cercato forse poco chiaramente di spiegare in quello che ho sempre scritto.



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