Ho riletto un po tutto il topic. E ho notato che i contenuti, sono tutti condivisibili, ma che nessuno ha la verità.
Ad esempio anche Moran e Ecko per primi, hanno molti dubbi, e puo' non piacere cosa dicono, ma l'esposizione è sicuramente meno irritante, delle esposizioni di altri utenti intervenuti.
Comunque alla fine, è lo stesso discorso di sempre, già successo molte volte sul forum:
io ritengo che dovremo cercare di argomentare in topic, quando siamo meno incazzati, e riservarci l'incazzatura, se proprio dovessimo, nei messaggi privati .
Poi: nella mia vita ho sofferto, come tutti, per me stesso ma soprattutto per gli altri. Anche una sola vita è importante per me.
Che sia chiaro questo.
Solo dopo la malattia del 2003 (topic in firma per chi non lo sapesse), grazie anche al Kyudo, tiro con l'arco giapponese, disciplina buddista (in breve, aprire l'arco significa aprire se stessi), sto imparando, tra alti e bassi, a lasciare che gli accadimenti accadano, al di fuori del mio essere. Il che ti aiuta ad essere più obiettivo , come se guardassi te stesso agire.
E ho imparato ad accettare la sofferenza, per trovare la forza di reagire, che solo quest'accettazione può dare.
Per me come per molti altri, è più facile accettare la mia di quella degli altri, ma per fare il mio lavoro, O.S.S. , devi farlo per forza, il coinvolgimento emotivo esagerato, potrebbe portare portare al Burnout , stress da lavoro correlato con conseguenze gravi per l'operatore e per i suoi assistiti.
E per me, è lo stesso se osservo più in grande, il quadro globale, delle malattie e delle altri fonti di sofferenza e di morte. E in questo caso , non posso far altro che affidarmi ai numeri, che mi dicono per ora, essere una piaga più che altro per il nostro sistema, che guarda al denaro e basta, che non trova il modo di far arrivare due respiratori, e che bloccando tutto getta nella merda tutti quanti. A livello sanitario catastrofico per il declino in atto da anni, sempre per questioni economiche.
Per il resto, vi racconto il mio primo tirocinio da OSS, forse già ve lo raccontai nel topic "Un lavoro inaspettato" in community lounge:
Era a cavallo tra marzo e aprile 2018, caldo anomalo di fine marzo, in una RSA (ex case di riposo) tra le "migliori" di Torino ( e il Piemonte ha una delle Sanità migliori d'Italia).
Caldo anomalo dicevo, ma siccome il riscaldamento è centralizzato, non si potevano spegnere i termosifoni, e al mattino trovavamo sudate e accaldate, persone che solitamente sono dei ghiaccioli.
Ho perso 5 kg in sei giorni, arrivando il 1 aprile ad avere una crisi epilettica morfeica (tra le 6/7 del mattino nel sonno, mi risvegliai in ambulanza senza ricordare nulla), per l'abbassamento repentino del sodio disperso dal sudore copioso (io bevo da sempre tantissimo, dalla colonstomia in poi di più , e sudo come un facocero).
A me, questo. .. in quella settimana sono peggiorati molti ospiti, alcuni sono morti, solo perché non avevano ancora sostituito i sistemi per decentralizzare , impantanati nella burocrazia e nella mancanza cronica di fondi.
In una sola RSA, in una sola città. Chissà quanti ospiti, pazienti, utenti, sono morti in quella stessa settimana in tutto il nord Italia per esempio.
E io ero un tirocinante, il 15 aprile sarebbe finito.
Ma ho visto, sentito, lo sguardo, i lamenti, sia degli ospiti sofferenti, sia delle operatrici e degli operatori, al limite psicofisico ma tenaci nello svolgere la loro missione i più, mentre alcuni si facevano i cazzi propri, lasciando il carico di lavoro e stress ai primi. E una carissima operatrice, che dopo 30 anni riusciva ancora a portare gioia tra i suoi assistiti, mi ha detto che erano anni che il declino andava avanti, che vivevano "in emergenza continua".
Infine, è la percezione dell'emergenza: il tabacco causa migliaia di morti nel mondo ogni anno, è un'emergenza.
Ma l'economia è la padrona, e invece di semplicemente lasciare il tabacco al contadino chiudendo TUTTE le industrie dei sigari, delle sigarette, del trattamento dei tabacchi ecc.., lasciano che l'emergenza continui, per la gioia loro e delle case farmaceutiche. Sarà semplicistico come l'obesità?
Va bene, accetto il vostro pensiero se esposto in topic e da Enjointer.
Con questo, come @biricchino sono un eremita già di mio, soprattutto ora che lavoro 55/60 ore settimanali il weekend a casa è benedetto! Quindi mi atterrò alle disposizioni, per non mettere in allarme nessuno.
Ho già precompilate le autocertificazioni per ogni evenienza.
E sono vicinissimo anche per la mia stessa esperienza, alle persone che soffrono, che temono, e che lavorano con passione allo stremo.
Un abbraccio, e come ci ricordava sempre Vittorio Arrigoni, restiamo umani e per noi enjointers, UNITI.
Dimentcavo un aneddoto che spero vi faccia sorridere, per farvi capire come affronto le difficoltà:
molti di voi già sapranno (e anche qua c'è un topic a riguardo in community, "Yomi" ) che sono stato arrestato in Francia per trasporto di ganja. Prima (ed unica per fortuna) notte di cella a Narbonne. Bé al mattino hanno dovuto svegliarmi !!
Il gendarme disse che era la prima volta che dovevano svegliare un detenuto! Io ero stanco, avevo sonno, ho dormito!![]()



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