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Discussione: Il M5S propone il superamento della Fini- GIovanardi

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  1. #1
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    Nutro profondo rispetto per l'impegno fin qui dimostrato e l'onesta' degli intenti...ma non riesco a trovarmi d'accordo su nessuno dei punti menzionati, ne' nelle modalita'...mi sembra che chi si dichiari consumatore e/o coltivatore possa essere sottoposto ad ogni genere di sopruso (perfino ricatti) e questo lo dico pragmaticamente...in casi tutt'altro che isolati e' cio' che accadrebbe, poi a prescindere da una cinica realta' magari immaginata solo da me...non trovo giusti proprio l'atteggiamento, l'approccio e il DIRITTO che ogni essere umano dovrebbe avere. (privacy in primis)
    Costringere se si vuole essere in regola ad una sorta di outing sociale mi sembra veramente paradossale rispetto ad una nuova presunta liberta' da ottenere...
    A miio parere non esistono vie di mezzo dettate da qualsivoglia esigenza, statale, medica o altre amenita' che sono solo ipocrisia.
    E' una pianta che esiste da sempre, ciascuno e' responsabile personalmente (non siamo pargoletti che non sanno scegliere...non tutti almeno) delle proprie scelte, se usarla o meno, se coltivarla o no...non esiste proprio che qualcuno o qualcosa possa impedirmelo, che mi chieda pseudo tangenti o che mi imponga regole assurde quanto incostituzionali...se le cose devono prendere questa piega allora e' meglio continuare nella clandestinita' ...mila volte con tutti i rischi annessi.
    Sono arciconvinto che alla lunga paghera' di piu' questo tipo di atteggiamento che tutte le emerite s.....ate che sto continuando a sentire ogni giorno in giro.

    Le liberta' non si devono chiederem ne debbono essere concesse da chissa chi...devono SEMPRE essere conquistate.
    Bisogna guardarli in faccia i problemi e affrontarli soprattutto se si ritengono diritti sacrosanti.

    Se lo stato vede business, fatti suoi, la nostra liberta' di scelta viene e verra' sempre prima anche se si nascondono dietro ad una regolamentazione "necessaria" del mercato, si perche' solo di quello si tratta, perche' l'uso personale e' incontrollabile qualunque legge possa entrare in vigore...BENE se tu come azienda vuoi sfruttare il fenomeno, come tutte le altre attivita' commerciali avrai le tue tasse, le tue licenze ecc...
    Ma questo non deve in alcun modo vincolare il mio diritto a produrmi una cazzo di pianta, o 10...se non la commercializzo!!!
    Caxx potrebbe essere tutto molto semplice con pochissime regole uguali per tutti...la verita' e' che NON c'e' proprio l'intenzione che tutti possano usufruire liberamente delle stesse possibilità ed e' fin troppo facile dedurne i motivi...
    Ultima modifica di moran; 19-01-14 alle 22:07

  2. #2
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    Caro Moran sono d'accordo con lei che non vi deve essere una schedatura dei coltivatori e che identificare una condotta di coltivazione ad uso personale sarà sempre assai difficile.
    La mia idea esclude a priori uno scopo di schedatura, ma intende assimilare la coltivazione ad uso personale ad altre situazioni soggettive - ad esempio il porto d'armi o la licenza di caccia solo per proporre esempi - che comportano il rilascio di un'autorizzazione amministrativa, che presuppone una responsabilizzazione della persona.
    Perché vede, non possiamo nasconderci il problema del collegamento fra coltivazione ed uso personale nel senso che io credo che una persona che effettivamente coltivi per un fabbisogno di consumo personale proprio non abbia nulla da temere.
    Ad ogni buon conto io credo che di potrebbe anche rendere più semplice la questione, nel senso che si potrebbe adottare una procedura per la quale chi intenda coltivare un massimo di due o tre piante, va in posta fa un versamento di una somma predeterminata sul bollettino delle concessioni governative, lo spedisce assieme ad una raccomandata a.r. alla Prefettura dove comunica che coltiva cannabis ed è così in regola.
    Bisogna, però, non fare finta di non capire che la coltivazione ad uso personale introduce, poi, una serie di problemi quale quello del prodotto raccolto, che potrebbe suscitare controversie di sorta in presenza di ff.oo. particolarmente zelanti che trovassero quantitativi non modici e che volessero procedere contestano la ravvisabilita dell'uso personale.
    Per questo io credo che uno sforzo di accettare qualche onere sia ampiamente giustificato.
    Ultima modifica di Avv. Zaina; 19-01-14 alle 23:03

  3. #3
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    Citazione Originariamente Scritto da Avv. Zaina Visualizza Messaggio
    La mia idea esclude a priori uno scopo di schedatura, ma intende assimilare la coltivazione ad uso personale ad altre situazioni soggettive - ad esempio il porto d'armi o la Lucrezia di caccia solo per proporre esempi - che comportano il rilascio di un'autorizzazione amministrativa, che presuppone una responsabilizzazione della persona.
    Forse gli esempi non calzano, in entrambi i casi si è schedati con tutti gli estremi.
    Ribadisco, se saro' costretto a pagare una tassa e essere schedato, rimango bandito!!

  4. #4
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    Carissimo Avvocato, io continuo ad apprezzare enormemente quello che fa...ma non mi ha mica convinto.
    Anzi il vero problema e' proprio quello sforzo di dover accettare qualche onere e che lei ritiene (per me incomprensibilmente) giustificato.

    Ci sono cose che sono infinitamente piu' importanti di qualche "ragionevole" compromesso che faccia ottenere il primo capello della parrucca desiderata (mi scuso per la metafora indegna, ma sto scrivendo di getto...e non in condizioni di estrema lucidita':::indovinate perche'?).
    Se si intende legalizzare, o meglio liberalizzare una pianta (perche' di questo si tratta) lo si deve fare e basta.
    Certo finche' verra' considerata una droga, pesante addirittura...
    Non siamo dei bambini cerebrolesi...ciascuno potra' liberamente scegliere se usarla o meno, ciascuno sapra' quando usarla secondo coscienza propria (gia' perche' pare che l'essere umano ne possegga una...) ciascuno sara' libero di scegliere quella piu' adatta a se.
    Ora, in questo contesto (miraggio nel deserto...) e' pensabile che il business dello spaccio paventato dai veri cerebrolesi possa mai aumentare (rispetto a oggi???)
    E la pericolosita' sociale di questo terribile abuso possa minacciare le fondamenta del nostro status mundi?
    Chi sostiene solo un terzo di queste s...te dovrebbe vergognarsi perche' e' palesemente in malafede...oppure peggio e' un ignorante presuntuoso o visto che al peggio non c'e' fine...e' diversamente intelligente.
    Ripeto: chi intendera' produrre non modiche quantita' delle eventuali sostanze derivanti con scopi commerciali (se legali cosi' si chiameranno al pari di ogni altra sostanza prodotta e commerciabile) paghera' in base al fatturato, cosi' come farebbe qualunque agricoltore per produrre/vendere i propri prodotti...cosa c'e' di complicato in questo? O quali sono i motivi che impedirebbero tale attuazione o normalizzazione?
    Dando una risposta ONESTA a queste due semplicissime domande si puo' capire quale direzione (a senso unico)si voglia far prendere alla questione e se guardo avanti quello che vedo proprio non mi piace.

  5. #5
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    Compiere passi avanti, significa, pertanto, creare le condizioni per altri e futuri passi avanti.
    Non credete?
    Io lo credo si. La penso allo stesso identico modo.
    Forse perchè aspetto la fine di questo maledetto proibizionismo e della persecuzione da almeno 30 anni e mi sono illuso molte volte. E Pannella. E StampaAlternativa. E Taradash. E il referendum vinto e mai applicato. E la Iervolino Vasalli che mi ha rovinato. In sostanza milioni di parole al vento.
    Ora, per la prima volta, soprattutto grazie al resto del mondo, siamo vicini ad ottenere qualcosa. Non vorrei che per ottenere tutto si resta con il niente.
    Non siamo dei bambini cerebrolesi.
    caro moran il problema è che c'e' pieno di bimbi cerebrolesi e dobbiamo capire che la legge deve essere fatta per loro. Che sono il caso limite. Mica per noi che sappiamo regolarci da soli e abbiamo esperienza sul campo. Pure in Colorado (se il mio inglese non mi tradisce) se vuoi coltivare (max 6 piante) devi procurati la Licence of Cultivation. Che gratis non sarà di sicuro.
    Link: http://www.colorado.gov/cs/Satellite...&ssbinary=true
    Povero non è chi ha poco ma chi vuole molto (Seneca)

  6. #6
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    Caro Moran non ho la superba pretesa di convincere ne' lei ne' altri.
    Io sono solo molto realista e vedo cosa si può ottenere in concreto.
    Il problema non si può affrontare in modo estremizzato ed esemplificato all'eccesso, così che si tralascino aspetti del tutto fondamentali.
    Lei saprà certo autogestirsi, ma rispetto a Lei quante persone invece non sono o non vogliono essere in grado di autogestirsi?.
    Verifichi anche gli altri ordinamenti e vedrà che una seria sperimentazione di aperture di regolamentazione presuppone passaggi intermedi che permettano di non tornare più indietro.
    Regolamentare la coltivazione, così che non vi siano dubbi di sorta in ordine alla destinazione ad uso personale, così che si prevengano processi penali ai coltivatori, così che non si abbiano decisioni contraddittorie od a macchia di leopardo.
    Questo deve essere lo scopo da perseguire e se richiede qualche piccolo sacrificio sul piano della assoluta libertà di coltivazione ben venga, perché questo e' il percorso per la vera legalizzazione.

  7. #7
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    http://www.youtube.com/watch?v=h2w2UmIwINo

    Beppe Grillo si pronuncia sulla cannabis

  8. #8
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    Citazione Originariamente Scritto da sweetcheese Visualizza Messaggio
    http://www.youtube.com/watch?v=h2w2UmIwINo

    Beppe Grillo si pronuncia sulla cannabis
    quote, riguardo la chiusura dei negozi svizzeri:
    "cambiata la legge tutti i negozi vengono chiusi e prendono 4 anni con la condizionale"

    ecco cosa intendo con "schedature" e il rischio di (ovvii) conseguenti "rastrellamenti"

  9. #9
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    Ragazzi chiariamo una cosa, i miei sono esercizi mentali,forse utopie che qualcuno definirebbe fanciullesche ( che per me è un complimento!), per me rappresentano la idealità nel mio modo di vedere e essere a questo mondo.

    Tutte cose che esulano logicamente dal percorso fatto da chi fisicamente nuota ogni giorno nel pantano dei pregiudizi, e che si batte ad armi pari (a suon di leggi e commi) col nemico, meritando il mio appoggio ,perlomeno quello politico.
    Tessera ASCIA n.479

  10. #10
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    Citazione Originariamente Scritto da Avv. Zaina Visualizza Messaggio
    Caro Moran non ho la superba pretesa di convincere ne' lei ne' altri.
    Io sono solo molto realista e vedo cosa si può ottenere in concreto.
    Il problema non si può affrontare in modo estremizzato ed esemplificato all'eccesso, così che si tralascino aspetti del tutto fondamentali.
    Lei saprà certo autogestirsi, ma rispetto a Lei quante persone invece non sono o non vogliono essere in grado di autogestirsi?.


    Gentilissimo e paziente Avv. Zaina, mi creda io invece vorrei tanto essere convinto, soprattutto da lei...ho veramente stima per quello che tenta di fare.
    Pero' mi permetta di dissentire su alcuni punti del suo discorso, che a mio modesto parere sono alla base di un progetto che parte male.
    Tutti in realta' siamo realisti, ognuno a suo modo e cio' che si puo' ottenere o meno, è solo ipotizzabile, in realta' nessuno lo sa.
    Io non mi considero estremista nè tantomeno uno che semplifica...anzi, cerco di prendere in considerazione ogni sviluppo possibile almeno fin dove la mia mente puo' arrivare...
    Il discorso che fa lei sulla volonta' di alcuni individui che vorrebbero essere gestiti dalle istituzioni...mi perdoni ma fa acqua da tutte le parti...se facessimo un referendum a tal proposito forse tali individui risulterebbero il 10% e sono possibilista fin troppo a riguardo...

    E poi questo discorso andrebbe applicato anche all'alcool, e a tante altre cosette (vedi gioco d'azzardo) che proprio perche' gestiti e regolati direttamente dallo stato proprio in un modo molto simile sono in realta' al di fuori di ogni controllo...l'unica differenza e' che ci lucra sopra lo stato e gli amici degli amici...altre differenze io proprio non ne vedo!...Ah no! e' vero dimenticavo...SONO LEGALI.

    Verifichi anche gli altri ordinamenti e vedrà che una seria sperimentazione di aperture di regolamentazione presuppone passaggi intermedi che permettano di non tornare più indietro.

    Il non ritorno...questo inquieta ancora di piu'.

    Regolamentare la coltivazione, così che non vi siano dubbi di sorta in ordine alla destinazione ad uso personale, così che si prevengano processi penali ai coltivatori, così che non si abbiano decisioni contraddittorie od a macchia di leopardo.


    Va bene il discorso della regolamentazione, della tassazione e al limite del controllo, ma solo come si fa gia' per qualsiasi produzione di questo tipo; ossia piante medicinali/officinali o alimentari, cosa c'e' di diverso? Cosa dovrebbe esserci? E comunque questo discorso deve prescindere da chi ne fa un'attivita' e da chi PUO' autoprodursela liberamente.
    Se questo privilegio fosse reso possibile a tutti, automaticamente crollerebbero gli interessi NERI del settore...che potrebbe si guadagnarci ugualmente ma forse in maniera un po' piu' equa...Insomma sarebbe un po' piu' complicato riuscire a speculare su qualcosa che alla fine resterebbe nelle mani di tutti, almeno potenzialmente...non le pare?


    Questo deve essere lo scopo da perseguire e se richiede qualche piccolo sacrificio sul piano della assoluta libertà di coltivazione ben venga, perché questo e' il percorso per la vera legalizzazione.
    ...qualche piccolo sacrificio???Temo che su questo punto ci sia proprio una netta discordanza; quello che lei considera piccolo a me risulta enorme e insostenibile .
    Qui si parla di liberta' individuale, di costituzione.
    Io per NESSUNA ragione posso tollerare di dover chiedere un permesso per tirar su una pianta...figuriamoci poi se devo pagare per poterlo fare!!!
    Infine dulcis in fundo...devo essere schedato e accettare dei controlli di polizia? Naaaaaa!!!

    Clicca l'immagine per ingrandirla. 

Nome: coltivatore anonimo.jpg 
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Dimensione: 6.9 KB 
ID: 52789

    Mi sa che restero' un forcone / anonimo ancora a lungo!!!

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