Una filiera tutta regionale che porta alla realizzazione di carta da ufficio e preziosi lavori di cartotecnica. I vantaggi ecologici e ambientali sono notevoli e anche i costi si stanno abbassando.
Ebbene la canapa sembra essere una risposta molto convincente a tutte queste istanze. Coltivata da millenni, caduta in disuso a seguito dell’imposizione globale del cotone, oggi viene riscoperta come una risorsa molto versatile di indiscusse qualità ambientali. Una pianta annuale, generosa e robusta che a livello industriale può essere impiegata in diversi ambiti con ottimi risultati. Nel tessile, per la produzione di olio, nella bioedilizia, nella cosmetica, ma anche nell’industria cartaria.
“L’impiego principale della materia prima è quello del tessile” spiega Arturo Malagoli, responsabile di Raggio Verde e co-fondatore del Consorzio Canapaitalia “ma l’incremento percentuale maggiore va nella cellulosa, con 500 tonnellate all’anno di materie prima utilizzata per produrre carta”.
Il fatto è che grazie allo sviluppo di una filiera più efficiente e di una tecnologia più avanzata i risultati raggiunti oggi sono ottimi: la fibra di canapa ha una resa molto alta nella stampabibilità e un impatto ambientale molto basso. “Per la lavorazione e la stampa abbiamo raggiunto parametri di qualità elevati” conferma Malagoli “con lo stesso livello “produttivo” che hanno le altre carte ecologiche (10-15 mila copie/ora). Il risparmio d’acqua però è calcolato in misura del 30%”.
Bisogna ammettere che a livello di mercato uno degli ostacoli principali per l’affermazione di questa materia prima per cartiere e tipografie è sempre stato quello dei costi. Oggi sono ancora leggermente superiori, ma il gap con l’altra carta convenzionale naturale ecologica o riciclata si è ridotto moltissimo: 1,80 euro contro 1,10 euro al kg. “Producendo di più ovviamente la forbice si potrebbe ridurre ancora” spiega Malagoli “ma sul costo influisce anche il fatto che si tratta di un prodotto al 100% italiano. Un valore aggiunto di grande pregio che si unisce a delle performance ecologiche evidenti, primo fra tutti il fatto che per fare la carta non viene abbattuto nessun albero e si utilizza una fibra disponibile e lavorata su scala regionale”.
La produzione di Raggio Verde, certificata Ecolabel, è partita da una base di 150 tonnellate di canapa da trasformare in quaderni, dépliant, cataloghi, gadget, ed è passata a 400 tonnellate nel 2004 per arrivare a quasi mille nel 2008. “A livello di mercato registriamo un successo crescente” prosegue Malagoli “se prima realizzavamo quasi esclusivamente molti lavori di cartotecnica per le aziende, oggi lavoriamo con privati e riforniamo anche i negozi”.
Se si risale la filiera a monte, scopriamo che da un punto di vista agricolo la canapa ha un beneficio ambientale davvero sorprendente: non teme la siccità e si presta ad essere coltivata senza l’uso di erbicidi e pesticidi, apportando azoto al terreno. Si è rivelata capace di assorbire metalli pesanti e bonificare terreni degradati, oltre a fornire materiale ligneo. Per la fase successiva, ovvero per ottenere le microfibre pulite di cellulosa, e quindi la pasta per la carta, il processo industriale ha un impatto più ridotto per via della bassa percentuale di lignina rispetto al legno degli alberi. in questo modo diventano superflue le grandi quantità di acidi, necessarie per sciogliere il legno.
Il Consorzio Canapitalia oggi serve per spingere la canapa nei vari settori, unire le aziende e consolidare una filiera produttiva del nuovo made in italy ecologicamente corretto. La canapa viene coltivata nel ferrarese, dove esiste una tradizione antica per questo tipo di coltura, che fu abbandonata solo negli anni 50. Gli archivi storici testimoniano che negli anni 30 in questa zona venivano coltivati a canapa 30.000 ettari di terreno. Oggi siamo ancora lontani da quei numeri, ma gli indici di cresceita sono tutti positivi. “Dopo una sperimentazione iniziale del 1998 con 50 ettari, oggi siamo arrivati già a 1400 ettari con programmi di espansione da realizzare”.
Per ulteriori informazioni: www.raggioverde.it