Berke, il comico che si candida a sindaco.
A Miami Beach la risata potrebbe andare presto al potere. Martedì 8 novembre nella celebre località della Florida, si sono tenute le elezioni comunali. Tutti aspettano con trepidazione i risultati di una battaglia politica che vede due generazioni a confronto: a gareggiare contro il sindaco uscente, la72enne Matti Bower Herrera, è sceso in campo il 30enne Steve Berke, comico di professione con un programma elettorale politicamente scorretto.
Marijuana libera, discoteche aperte fino alle cinque del mattino, meno tasse e legalizzazione dei matrimoni gay. Sono queste le principali proposte del politico in erba. «Non sono democratico, né repubblicano, ma appartengo all’afterparty», ha detto scherzando Berke. Nei suoi spot elettorali beve shot di vodka, fuma canne e si diverte con modelle in bikini a ritmo di rap.
L’APPOGGIO DEL TEA PARTY. Ma il comico aspirante sindaco fa sul serio. E sul serio viene preso anche dalla stampa americana, New York Times in testa. La ragione è presto detta: Steve Berke è stato affiancato nella sua campagna da un veterano della consulenza politica del Tea party come Roger J. Stone, e conta tra i suoi sostenitori le star del basket James Le Bron e Dwyane Wade.
Finora il comico ha speso 60 mila dollari per la campagna elettorale, metà dei quali provenienti da donazioni e i restanti prelevati dal suo conto corrente.
IL COMICO LAUREATO. «Sarò la prima persona al mondo a diventare sindaco utilizzando la commedia», ha detto Berke. Per il suo spin doctor Stone, «il fatto di essere un comico è un punto a favore di Steve perché la politica è intrattenimento, e se una campagna elettorale non diverte i voti non arrivano».
Berke, però, non è soltanto un comico. Si è laureato a Yale e ha vinto due campionati nazionali di tennis. Una carriera interrotta dopo un brutto infortunio. La sua vità cambiò con la partecipazione allo show della Fox The Rebel Billionaire (il miliardario ribelle).
Non soprende che la sua campagna elettorale ricordi proprio un reality show, con le telecamere sempre pronte a riprendere ogni suo passo, gaffe comprese, per onorare la trasparenza che è alla base della sua proposta politica.
fonte: lettera43.it