Le cosiddette ‘smart drugs’, che si possono acquistare liberamente su internet o trovare in alcuni negozi specializzati hanno effetti stupefacenti, debbono essere considerate farmaci e, soprattutto, possono essere pericolosi per chi le consuma: questo il senso di un rapporto consegnato dalla procura di Torino a Carlo Giovanardi, sottosegretario della Presidenza del consiglio dei ministri con delega alle politiche antidroga.
Il documento illustra i risultati di un’inchiesta su un negozio aperto nel centro storico di Torino, Alkemico-Craziest, specializzato nella vendita di questi prodotti. Il procuratore Raffaele Guariniello, sulla scorta delle ispezioni dei carabinieri del Nas e del lavoro di un suo consulente tecnico, ritiene che sia stato violato il testo unico sui farmaci e che sia stato commesso il reato di frode in commercio: per questo ha iscritto nel registro degli indagati il nome di un responsabile del punto vendita.
Il rapporto trasmesso da Guariniello a Giovanardi, riprendendo le conclusioni di uno studio dell’Istituto Superiore di Sanita’, contiene alcune considerazioni generali sul fatto che le smart drug, soprannominate ‘droghe furbe’ e assai diffuse tra i giovani per il basso costo e la facilita’ di reperimento, possono diventare pericolose: procurano una dipendenza di tipo psicologico, creano danni alla memoria e riducono le sensazioni di fame, fatica, sonno.
Alcuni dei prodotti sono stati individuati e descritti: Sixt Sens, Canna Pvd, Cat Mint, Wild Lettuce (in italiano ‘Lattuga selvaggia’) e soprattutto i due considerati meno raccomandabili, il Kraton Liquido e l’Amanita Muscaria Gold. Il primo, come riporta il consulente della procura, e’ estratto dalle foglie di una pianta thailandese che, nel Sud Est asiatico, i consumatori masticano per ricavarne effetti analoghi a quelli dell’oppio; in Thailandia e in Australia e’ stata vietata perche’ ha un’azione analgesica simile a quella provocata dalla morfina. L’Amanita e’ un fungo che, in alcuni paesi, e’ considerato – a dosi elevate – un allucinogeno.
Ufficialmente i prodotti sono presentati come incensi, profumatori d’ambiente, semi da collezione: da qui l’ipotesi di frode in commercio. Inoltre hanno dei componenti (come la mitragnina per il Kraton Liquido) che non sono ancora inclusi nell’elenco delle sostanze stupefacenti: non sono, quindi, perseguibili come droghe ma, avendo effetti analoghi a quelle dei farmaci, richiedono specifiche autorizzazioni. (fonte: notiziario Aduc)