Il ministro della Salute Ferruccio Fazio ha firmato un’ordinanza che proibisce la fabbricazione, importazione e vendita della cosiddetta ‘cannabis sintetica’. Si tratta di miscele di erbe e sostanze sintetiche, chiamate Spice e n-Joy, che mirano a riprodurre l’inebriazione della cannabis. Il ministero annuncia anche che queste sostanze saranno inserite nelle Tabelle delle sostanze stupefacenti, accanto a eroina e cocaina.
Questi prodotti sono in commercio da anni, e possono essere acquistati in negozi o via Internet. Cosa ha spinto il ministero della Salute ad agire in modo così drastico e improvviso? Parte tutto dall’allerta lanciata dal Dipartimento antidroga per sei casi di intossicazione riportati nell’arco di 5 giorni. In realtà erano anni che Giovanardi tuonava contro le ‘smart drugs’ di ogni genere e ne chiedeva la proibizione. Ma all’improvviso ecco quei sei casi di intossicazione spuntati dal nulla, e meno di un mese dopo, Spice e n-Joy vengono classificati al pari del crack.
Non possiamo esprimerci sulla tossicità o meno di queste miscele. Possiamo solo constatare che le intossicazioni acute da bevande alcoliche sono migliaia ogni settimana in Italia, eppure ne’ il Dpa ne’ il ministero della Salute hanno pensato bene di proibire l’alcool. Se poi si pensa che il Dpa ha più volte ripetuto la colossale falsità che basta una canna per morire, ecco che le sue allerte sui profumatori ambientali appaiono tutt’altro che credibili.
Ma anche se queste miscele fossero davvero così pericolose per la salute da meritare di essere vietate, non si può che biasimare le attuali politiche sulla cannabis. Il proibizionismo spinge le persone a cercare alternative meno costose e legali alla marijuana. Se la cannabis fosse legale, è del tutto improbabile che vi sarebbe una domanda per i cannabinoidi sintetici, secondo lo stesso Dpa “molto più forti della classica cannabis”.
Oggi, grazie all’ennesimo provvedimento emergenziale di stampo proibizionista, anche Spice e n-Joy entrano a far parte dell’offerta di cui tutti i giovani potranno usufruire sul mercato nero, ovvero in ogni angolo di strada e nei bagni delle scuole. Come già le altre sostanze proibite, anche queste nuove droghe illegali saranno del tutto incontrollate e incontrollabili, e porteranno nuove opportunità alle organizzazioni criminali dedite al traffico di sostanze proibite. La mafia ringrazia.
di Pietro Yates Moretti (fonte: Notiziario Aduc)