E’ questo il secondo appuntamento con i concerti reggae dell’estate 2007 romana di cui ci occupiamo, questa volta ospite ai nostri microfoni c’è il talentuoso “Warrior King”…le cui canzoni, ricche di insegnamenti, ci fanno dimenticare la sua giovane età diciamo parecchio tumultuosa… è bene sottolineare che per problemi di spazio saremo costretti a ridurre al minimo una piacevole conversazione di consistente durata, nella speranza di cogliere al meglio ciò che l’artista ha voluto comunicarci…
Ave Warrior King! Come ti è sembrata Villa Ada stasera? E Roma?
Ciao Dolce Vita! Innanzitutto, io penso sempre in positivo. Sto bene grazie a “Selassie”: sono un Rastafariano…! Villa Ada è bellissima, sto veramente bene qui! Questo posto è favoloso!
E di Roma cosa ne pensi?
Adoro Roma e adoro i romani! Qui siamo tutti figli di un’unica madre: le persone di Roma non danno importanza al colore che hai sulla pelle e come una mamma ama i suoi figli io amo Roma! La gente qui questa sera mi ha comunicato tanta energia e amore per il reggae! Questo fa di loro un fantastico pubblico!
So che durante la tua carriera diverse volte hai cambiato il tuo nome d’arte… perchè così tanti nomi?
Ho cambiato tanti nomi perchè non riuscivo a trovare quello giusto. Warrior King mi è sembrato quello più adatto a me! Cerchi il tuo nome e alla fine lo trovi!
Sappiamo che fin da bambino hai voluto diffondere il tuo messaggio attraverso la musica; la tua è una vera e propria vocazione?
Ciò che voglio comunicare è il messaggio più grande del mondo: l’amore! L’amore è il più grande mezzo di comunicazione: le persone lo chiamano con nomi diversi, ma il concetto è sempre quello! Se percepisci bene il messaggio della mia musica, capisci che tutto è amore! L’educazione è la chiave per arrivare a quel concetto e sotto la guida di Jah è più facile intraprendere il cammino.
Quindi l’educazione è uno dei mezzi per spiegare meglio l’amore nelle tue canzoni?
L’educazione non è soltanto il mezzo migliore, ma è il completamento di ciò che serve per arrivare a capire l’amore: spero che ci sia questa consapevolezza in tutti i popoli di tutte le Nazioni!
Approfondiamo l’aspetto sociologico…Cosa ne pensi della situazione dei diritti umani in Giamaica oggi?
La situazione attuale in Giamaica è drammatica! Le persone non credono nella giustizia, perchè la giustizia non c’è! Viviamo in un mondo basato sugli interessi personali quando invece dovrebbe essere un mondo fatto di uguaglianza, di giustizia e di solidarietà…
Ai tempi di oggi che cos’è la solidarietà?
Solidarietà al giorno d’oggi vuol dire essere liberi, far sì che tutte le persone siano libere: libere di pensare, libere di agire, libere di muoversi…libere di lavorare. L’educazione è uno dei mezzi da usare attraverso la guida di Jah…! Fino a quando tutte le persone non saranno libere non ci sarà solidarietà: abbiamo tutti gli stessi diritti, dovremmo lavorare insieme per uno scopo comune. Non è giusto vietare a qualcuno di fare qualcosa come mangiare, bere o fumare… tutti sono liberi di scegliere! Tutte le persone, ogni popolo della terra dovrebbe poter fare ciò che vuole…
Cosa ne pensi dell’influenza che ha oggi la gangsta music nel reggae, trasmette un messaggio positivo secondo te?
La gangsta music con il suo messaggio di violenza ha una grande influenza sul reggae oggi, e questo è quello che sappiamo; quello che non sappiamo è che non è importante l’influenza di cui parli, l’importante è il messaggio che comunichi attraverso la musica…il mio messaggio parla di amore e non di violenza…
Come descrivi la tua musica?
Si tratta di Rastafarai music e di musica positiva: è “Jahfull” music!
Va bene Warriror King, adesso parliamo un po’ di ganja…In Italia si va in prigione solo per il fatto di possedere cinque grammi di erba o di fumo: cosa suggerisci agli italiani che fumano erba per difendersi da ciò?
In realtà difendere l’erba non dovrebbe essere necessario: difendere l’erba non è come difendere un pomodoro o un’altra pianta! Il sistema di Babilonia vuole eliminare la ganja…
Perchè secondo te, il sistema vuole eliminare l’erba?
Perchè il sistema è satanico: noi siamo rasta e fumiamo l’erba! Babilonia brucerà, perchè il sistema che governa il mondo è un sistema dell’anti-cristo: promuove cose negative, promuove il sesso, la violenza…questo è quanto promuove questo sistema! E poi ci dicono che fumare l’erba è un reato! Capisci? Perchè per la comunità “rastafariana” l’erba è una cosa sacra, è usata come sacramento, non è soltanto una cosa che ti fumi nella pipa e fumi, fumi, fumi…Non è una cosa che serve a sballarti!
Hai fatto il tour insieme a Tony Rebel, cosa ci puoi dire di questa esperienza?
Tony Rebel è un foundation della musica reggae, è un veterano; invece io sono un giovane artista che sta crescendo…in questo tour Tony Rebel è stato il maestro e io sono stato l’allievo…ho imparato tantissimo da questa esperienza! E’ inutile dire che il feeling è stato perfetto: Tony Rebel come me è un Rastaman…Jah benedica Tony Rebel, e anche io lo benedico!
Parlaci un po’ dei tuoi gusti musicali: quali riddim ti piacciono di più?
Adoro i ritmi roots (N.d.R. radici)…il roots è una cultura più che una musica! Detto ciò, a me piace tutta la musica, non solo le variazioni del reggae come il bushment o la dance hall, ma anche altri generi come r’n’b, hip hop, calypso… io guardo a tutti i tipi di musica quando la musica e il suo messaggio sono positivi!
Quale dei tuoi lavori credi ti abbia consacrato come cantante?
Beh gli altri dicono “virtous woman”…
Virtous Woman….tu hai detto che esiste una donna ideale per ogni uomo: Warrior King ha trovato la sua?
Si! L’ho trovata! (ride) Ho una compagna che ora è incinta: aspetta il mio bambino! Mi sta aspettando in Giamaica…
Progetti per il futuro immediato?
Non vedo l’ora di tornare a settembre in Giamaica, dalla mia compagna… Vi ho dato delle belle vibes al mio concerto stasera?
Certo, ci hai entusiasmato come sempre…
“Jah bless you”…
E noi ce ne andiamo verso casa, arricchiti da una nuova esperienza, riflettendo su quanto il diverso può essere simile…
Ananix “Pakkia Sound System” e Filo Green
Pubblicato su Dolce Vita n°15 – Marzo/Aprile 2008