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Caro Avvocato e tutti gli interessati :icon_twisted2: Allora sembra proprio che la tassa ci debba stare e personalmente la trovo una cosa condivisibile a due condizioni:
1) Lo stato deve usare quelle somme SOLO per lo sviluppo di nuovi progetti di utilizzo della canapa, intendo dire che non vorrei sentire parlare ,per esempio, di finanziamenti che vanno a finire ai "fumatori anonimi".
2)Lo stato impone la tassa solo sui prodotti della filiera attuale,mi riferisco logicamente specificatamente ai semi commercializzati da compagnie riconosciute.
Voglio dire: Superiamo la Fini-Giovanardi, ma se posso comprare un bancale di wisky senza alzare la visiera dal casco (fatto..:icon_rolleyes:) perchè mai per una sostanza che sappiamo provocare meno danni (ne consegue che è meno pericolosa) dovrei "registrarmi"?
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Cerchiamo di capirci una volta per tutte.
Io - da tempo non sospetto - ho formulato una proposta del tipo che segue.
Autorizziamo alla coltivazione domestica, ad esempio di due piante, una persona incensurata, assuntrice dimostrata di cannabis, la quale coltiva per proprio uso personale presso il proprio domicilio.
L'autorizzazione rilasciata deve essere assimilata al porto d'armi, al passaporto, cioè ad autorizzazioni di Stato che sono soggette a tasse fisse di concessione governativa annuale.
Qualsiasi esborso non si riferisce, quindi, ai prodotti in commercio (semi), bensì costituisce corrispettivo di un'autorizzazione a compiere qualcosa.
L'autorizzazione deve essere, altresì, subordinata
1. all'esatta indicazione del luogo ove la coltivazione effettivamente avverrà,
2. alla predeterminazione ed individuazione della modalità di detenzione e conservazione del prodotto ottenuto,
3. nonchè del luogo ove il prodotto della coltivazione dovrà essere tenuto,
4. all'accettazione da parte del coltivatore di potere essere sottoposto a controlli a sorpresa da parte di organi amministrativi specificamente stabiliti in orari predeterminati (ad esempio non prima delle 8 del mattino, non dopo le 8 di sera).
In caso di violazione degli obblighi (esemplificativamente mancato pagamento della tassa governativa, caso di coltivazione di un numero di piante superiore a quello autorizzato, caso di dimostrata cessione del prodotto a terzi ed altri) l'autorizzazione è sospesa per tre mesi, salvo che la violazione non costituisca reato, nel qual caso la autorizzazione è revocata e non può essere più ottenuta .
Alla seconda violazione nell'arco di due anni l'autorizzazione è revocata.
Sulla destinazione delle somme pagate a titolo di tassa non mi pronuncio, si vedrà.
Io credo che questo che ho sempre proposto sia un passaggio molto realistico.
Vede non si tratta del problema di discutere (o meglio io non discuto) se l'alcol sia più pericoloso della cannabis, bensì si deve tenere in debito conto la circostanza, allo stato, insuperabile che esiste - piaccia o no - una legge (che recepisce accordi internazionali) che sancisce come penalmente rilevanti alcune condotte concernenti e che favoriscono la diffusione della cannabis.
Una simile norma in relazione all'alcol non esiste.
Compiere passi avanti, significa, pertanto, creare le condizioni per altri e futuri passi avanti.
Non credete?
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La ringrazio per il chiarimento sulla sua posizione, che peraltro già conoscevo e che proprio per questo ha suscitato il mio commento, io capisco perfettamente che oggi ci troviamo in una situazione paradossale, repressiva e a tratti delirante (ciascuno visualizzi il proprio link ad un qualsiasi discorso di Giovanardi) e c'è necessità di uscirne,presto.
Proprio per la mia età anagrafica ricordo Pannelliani discorsi , analoghi, di trentanni fa o giù di li, non voglio fare nemmeno la fatica di riesumarli perchè...poi...siamo diventati così!!
E allora, siamo sicuri che sia proprio un passo avanti questo approccio, o c'è invece il rischio che l'operazione diventi ,soprattutto a causa di questo quadro politico attuale che definire promisquo è verginale, una occasione di schedatura degli "adepti della canna" e successiva emarginazione sociale?
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Sul numero delle piante rimango perplesso: ci sono piante che da solo fruttano quintali e piante che da sole fruttano una cinquantina di grammi.
Su quali basi si decide il numero e la varietà della cannabis?
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Citazione:
Originariamente Scritto da
xalo75
...il brutto è che si verrebbe "schedati"...
tutto qua...
...brutta cosa...
ecco,questo volevo dire! grazie per la sintesi Xalo!:biggrinthumb:
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Nutro profondo rispetto per l'impegno fin qui dimostrato e l'onesta' degli intenti...ma non riesco a trovarmi d'accordo su nessuno dei punti menzionati, ne' nelle modalita'...mi sembra che chi si dichiari consumatore e/o coltivatore possa essere sottoposto ad ogni genere di sopruso (perfino ricatti) e questo lo dico pragmaticamente...in casi tutt'altro che isolati e' cio' che accadrebbe, poi a prescindere da una cinica realta' magari immaginata solo da me...non trovo giusti proprio l'atteggiamento, l'approccio e il DIRITTO che ogni essere umano dovrebbe avere. (privacy in primis)
Costringere se si vuole essere in regola ad una sorta di outing sociale mi sembra veramente paradossale rispetto ad una nuova presunta liberta' da ottenere...
A miio parere non esistono vie di mezzo dettate da qualsivoglia esigenza, statale, medica o altre amenita' che sono solo ipocrisia.
E' una pianta che esiste da sempre, ciascuno e' responsabile personalmente (non siamo pargoletti che non sanno scegliere...non tutti almeno) delle proprie scelte, se usarla o meno, se coltivarla o no...non esiste proprio che qualcuno o qualcosa possa impedirmelo, che mi chieda pseudo tangenti o che mi imponga regole assurde quanto incostituzionali...se le cose devono prendere questa piega allora e' meglio continuare nella clandestinita' ...mila volte con tutti i rischi annessi.
Sono arciconvinto che alla lunga paghera' di piu' questo tipo di atteggiamento che tutte le emerite s.....ate che sto continuando a sentire ogni giorno in giro.
Le liberta' non si devono chiederem ne debbono essere concesse da chissa chi...devono SEMPRE essere conquistate.
Bisogna guardarli in faccia i problemi e affrontarli soprattutto se si ritengono diritti sacrosanti.
Se lo stato vede business, fatti suoi, la nostra liberta' di scelta viene e verra' sempre prima anche se si nascondono dietro ad una regolamentazione "necessaria" del mercato, si perche' solo di quello si tratta, perche' l'uso personale e' incontrollabile qualunque legge possa entrare in vigore...BENE se tu come azienda vuoi sfruttare il fenomeno, come tutte le altre attivita' commerciali avrai le tue tasse, le tue licenze ecc...
Ma questo non deve in alcun modo vincolare il mio diritto a produrmi una cazzo di pianta, o 10...se non la commercializzo!!!
Caxx potrebbe essere tutto molto semplice con pochissime regole uguali per tutti...la verita' e' che NON c'e' proprio l'intenzione che tutti possano usufruire liberamente delle stesse possibilità ed e' fin troppo facile dedurne i motivi...:icon_twisted2:
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Caro Moran sono d'accordo con lei che non vi deve essere una schedatura dei coltivatori e che identificare una condotta di coltivazione ad uso personale sarà sempre assai difficile.
La mia idea esclude a priori uno scopo di schedatura, ma intende assimilare la coltivazione ad uso personale ad altre situazioni soggettive - ad esempio il porto d'armi o la licenza di caccia solo per proporre esempi - che comportano il rilascio di un'autorizzazione amministrativa, che presuppone una responsabilizzazione della persona.
Perché vede, non possiamo nasconderci il problema del collegamento fra coltivazione ed uso personale nel senso che io credo che una persona che effettivamente coltivi per un fabbisogno di consumo personale proprio non abbia nulla da temere.
Ad ogni buon conto io credo che di potrebbe anche rendere più semplice la questione, nel senso che si potrebbe adottare una procedura per la quale chi intenda coltivare un massimo di due o tre piante, va in posta fa un versamento di una somma predeterminata sul bollettino delle concessioni governative, lo spedisce assieme ad una raccomandata a.r. alla Prefettura dove comunica che coltiva cannabis ed è così in regola.
Bisogna, però, non fare finta di non capire che la coltivazione ad uso personale introduce, poi, una serie di problemi quale quello del prodotto raccolto, che potrebbe suscitare controversie di sorta in presenza di ff.oo. particolarmente zelanti che trovassero quantitativi non modici e che volessero procedere contestano la ravvisabilita dell'uso personale.
Per questo io credo che uno sforzo di accettare qualche onere sia ampiamente giustificato.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Avv. Zaina
La mia idea esclude a priori uno scopo di schedatura, ma intende assimilare la coltivazione ad uso personale ad altre situazioni soggettive - ad esempio il porto d'armi o la Lucrezia di caccia solo per proporre esempi - che comportano il rilascio di un'autorizzazione amministrativa, che presuppone una responsabilizzazione della persona.
Forse gli esempi non calzano, in entrambi i casi si è schedati con tutti gli estremi.
Ribadisco, se saro' costretto a pagare una tassa e essere schedato, rimango bandito!!
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Carissimo Avvocato, io continuo ad apprezzare enormemente quello che fa...ma non mi ha mica convinto.
Anzi il vero problema e' proprio quello sforzo di dover accettare qualche onere e che lei ritiene (per me incomprensibilmente) giustificato.
Ci sono cose che sono infinitamente piu' importanti di qualche "ragionevole" compromesso che faccia ottenere il primo capello della parrucca desiderata (mi scuso per la metafora indegna, ma sto scrivendo di getto...e non in condizioni di estrema lucidita':::indovinate perche'?).
Se si intende legalizzare, o meglio liberalizzare una pianta (perche' di questo si tratta) lo si deve fare e basta.
Certo finche' verra' considerata una droga, pesante addirittura...
Non siamo dei bambini cerebrolesi...ciascuno potra' liberamente scegliere se usarla o meno, ciascuno sapra' quando usarla secondo coscienza propria (gia' perche' pare che l'essere umano ne possegga una...) ciascuno sara' libero di scegliere quella piu' adatta a se.
Ora, in questo contesto (miraggio nel deserto...) e' pensabile che il business dello spaccio paventato dai veri cerebrolesi possa mai aumentare (rispetto a oggi???)
E la pericolosita' sociale di questo terribile abuso possa minacciare le fondamenta del nostro status mundi?
Chi sostiene solo un terzo di queste s...te dovrebbe vergognarsi perche' e' palesemente in malafede...oppure peggio e' un ignorante presuntuoso o visto che al peggio non c'e' fine...e' diversamente intelligente.
Ripeto: chi intendera' produrre non modiche quantita' delle eventuali sostanze derivanti con scopi commerciali (se legali cosi' si chiameranno al pari di ogni altra sostanza prodotta e commerciabile) paghera' in base al fatturato, cosi' come farebbe qualunque agricoltore per produrre/vendere i propri prodotti...cosa c'e' di complicato in questo? O quali sono i motivi che impedirebbero tale attuazione o normalizzazione?
Dando una risposta ONESTA a queste due semplicissime domande si puo' capire quale direzione (a senso unico)si voglia far prendere alla questione e se guardo avanti quello che vedo proprio non mi piace. :sorry: :PACE:
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Avv. Zaina
Cari amici
checchè ne diciate devo confessarvi che la proposta di Ferraresi mi sembra fra tutte di gran lunga la più sensata e praticabile.
Desidero, altresì, dirvi che essa riprende in pieno alcune proposte che ho più volte formulato su questo forum (quale quella di provare a rilasciare concessioni private per la coltivazione domestica, pagando una tassa di 100/150 euro annuali ed a precise condizioni che da almeno 6 anni sostengo).
Essa, però, dovrebbe secondo me essere più ampia ed affrontare tutte le zone d'ombra della FINI-GIOVANARDI.
Ritengo, comunque, che vada esaminata ed alal stessa vadano offerti contributi di idee per perfezionarla.
Anch'io la reputo ottima, ma non si potrebbe appoggiarsi a lui con tutte le varie associazioni??? Fargli sentire che siamo veramente tanti!!
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Io sono sicuro che molti che oggi dicono di non voler pagare questa tassa sarebbero i primi ad andare a pagarla, io in testa al gruppo !!! Vorrei una tassa tipo canone annuo di circa 200 euro non troppo gravosa ma che mi permetta di curarmi e svagarmi e mio piacere, non contando che passerebbe in tabella 2 l erba e l ascish e quindi sistemando la legge non ti verrà tolta neanche la patente ( quella gia non la uso ma in genere serve) e ci si puo portar dietro fino a 5 Gr...... mai fumati 5 gr di erba buona in un giorno non so voi !
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Abram
Io sono sicuro che molti che oggi dicono di non voler pagare questa tassa sarebbero i primi ad andare a pagarla...
Io davvero su questo non ci conterei troppo, anzi semmai l'esatto contrario!!!
Vorrei una tassa tipo canone annuo di circa 200 euro non troppo gravosa ma che mi permetta di curarmi e svagarmi e mio piacere, non contando che passerebbe in tabella 2 l erba e l ascish e quindi sistemando la legge non ti verrà tolta neanche la patente ( quella gia non la uso ma in genere serve) e ci si puo portar dietro fino a 5 Gr......
Io invece vorrei che fosse totalmente depenalizzata e liberalizzata, che e' diverso che "legalizzata" alla stregua di qualsiasi altra pianta e che il suo uso/consumo venisse gestito direttamente dalle persone che hanno una volonta' e si presume un'intelligenza...quindi possono scegliere cosa e ' meglio per ciascuno...POI se qualcuno ci dovesse fare del commercio essendo legale non si chiamerebbe piu' spaccio o traffico) ovviamente sarebbe soggetto ad adempire agli oneri che la legge prevede...quali licenze...tasse ecc...Ma essere sottoposti a restrizioni "vessatorie e discriminanti, nonche' essere obbligati a fare un outing sociale per mettersi in regola, accettare forma di controllo almeno per me ...impensabili...dove porterebbe tutto questo?? Chissenefrega se poi posso svagarmi o perfino curarmi"legalmente" Cio' che TUTTI perderemmo sarebbe infinitamente piu' importante:icon_twisted2::icon_twisted2:
mai fumati 5 gr di erba buona in un giorno non so voi !
.....hai voglia!!!:biggrinthumb:
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Citazione:
Compiere passi avanti, significa, pertanto, creare le condizioni per altri e futuri passi avanti.
Non credete?
Io lo credo si. La penso allo stesso identico modo.
Forse perchè aspetto la fine di questo maledetto proibizionismo e della persecuzione da almeno 30 anni e mi sono illuso molte volte. E Pannella. E StampaAlternativa. E Taradash. E il referendum vinto e mai applicato. E la Iervolino Vasalli che mi ha rovinato. In sostanza milioni di parole al vento.
Ora, per la prima volta, soprattutto grazie al resto del mondo, siamo vicini ad ottenere qualcosa. Non vorrei che per ottenere tutto si resta con il niente.
Citazione:
Non siamo dei bambini cerebrolesi.
caro moran il problema è che c'e' pieno di bimbi cerebrolesi e dobbiamo capire che la legge deve essere fatta per loro. Che sono il caso limite. Mica per noi che sappiamo regolarci da soli e abbiamo esperienza sul campo. Pure in Colorado (se il mio inglese non mi tradisce) se vuoi coltivare (max 6 piante) devi procurati la Licence of Cultivation. Che gratis non sarà di sicuro.
Link: http://www.colorado.gov/cs/Satellite...&ssbinary=true
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Caro Moran non ho la superba pretesa di convincere ne' lei ne' altri.
Io sono solo molto realista e vedo cosa si può ottenere in concreto.
Il problema non si può affrontare in modo estremizzato ed esemplificato all'eccesso, così che si tralascino aspetti del tutto fondamentali.
Lei saprà certo autogestirsi, ma rispetto a Lei quante persone invece non sono o non vogliono essere in grado di autogestirsi?.
Verifichi anche gli altri ordinamenti e vedrà che una seria sperimentazione di aperture di regolamentazione presuppone passaggi intermedi che permettano di non tornare più indietro.
Regolamentare la coltivazione, così che non vi siano dubbi di sorta in ordine alla destinazione ad uso personale, così che si prevengano processi penali ai coltivatori, così che non si abbiano decisioni contraddittorie od a macchia di leopardo.
Questo deve essere lo scopo da perseguire e se richiede qualche piccolo sacrificio sul piano della assoluta libertà di coltivazione ben venga, perché questo e' il percorso per la vera legalizzazione.
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Leggo tanti amici (Randagio, Moran, Folgore, Myface etc.) molto contrari all'idea di pagare una tassa per coltivare ed essere quindi "schedati". Paura legittima (io me ne fotterei). Vi chiedo. Ma se foste cittadini californiani come la vai a prendere la tua erba legale per curarti? Non sei schedato pure li'? E pure in Uruguay devi avere la tua tesserina. E da noi se vuoi prendere un farmaco non ti fai fare la ricetta? Nel momento che sarà legale chi se ne frega se in qualche ufficio amministrativo sanno che fumo o coltivo. Mica mi lascio condizionare da chi pensa sia un drogato. Perchè se ho paura di essere schedato per una cosa divenuta legale vuol dire che inconsciamente penso di fare qualcosa di male e vuol dire che il proibizionismo è entrato dentro di me.
Non lo farò, ma la voglia (una volta legalizzata) sarebbe quella di girare con il cannone in mano e andare a trovare tutti quelli (parenti amici conoscenti) che mi hanno scassato la fava in questi anni dicendomi (inutilmente) che fa male, che mi porta alle pere etc.etc. Outing? In questo senso di sicuro. Ci sono troppi di noi che si vergognano di fumare.
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Il problema caro Rollo è che il proibizionismo è insito nella società e volente o nolente ti ci devi confrontare tutti i giorni. Posto di lavoro, rapporti interpersonali e tante altre situazioni, ti portano purtroppo ad osservare una privacy forzata.
Vivo il mio piacere di fumare in completa serenità e libertà con la mia famiglia e con i miei amici questo mi basta e mi avanza.
Il curarsi e poter prendere "erba medica" gratuita è un'altra storia.
Rispetto chi non gradisce il mio vizietto, pertanto non mi darebbe nessuna soddisfazione:
girare con il cannone in mano e andare a trovare tutti quelli (parenti amici conoscenti) che mi hanno scassato la fava in questi anni dicendomi (inutilmente) che fa male, che mi porta alle pere etc.etc.
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Allegati: 1
Citazione:
Originariamente Scritto da
Avv. Zaina
Caro Moran non ho la superba pretesa di convincere ne' lei ne' altri.
Io sono solo molto realista e vedo cosa si può ottenere in concreto.
Il problema non si può affrontare in modo estremizzato ed esemplificato all'eccesso, così che si tralascino aspetti del tutto fondamentali.
Lei saprà certo autogestirsi, ma rispetto a Lei quante persone invece non sono o non vogliono essere in grado di autogestirsi?.
Gentilissimo e paziente Avv. Zaina, mi creda io invece vorrei tanto essere convinto, soprattutto da lei...ho veramente stima per quello che tenta di fare.
Pero' mi permetta di dissentire su alcuni punti del suo discorso, che a mio modesto parere sono alla base di un progetto che parte male.
Tutti in realta' siamo realisti, ognuno a suo modo e cio' che si puo' ottenere o meno, è solo ipotizzabile, in realta' nessuno lo sa.
Io non mi considero estremista nè tantomeno uno che semplifica...anzi, cerco di prendere in considerazione ogni sviluppo possibile almeno fin dove la mia mente puo' arrivare...
Il discorso che fa lei sulla volonta' di alcuni individui che vorrebbero essere gestiti dalle istituzioni...mi perdoni ma fa acqua da tutte le parti...se facessimo un referendum a tal proposito forse tali individui risulterebbero il 10% e sono possibilista fin troppo a riguardo...
E poi questo discorso andrebbe applicato anche all'alcool, e a tante altre cosette (vedi gioco d'azzardo) che proprio perche' gestiti e regolati direttamente dallo stato proprio in un modo molto simile sono in realta' al di fuori di ogni controllo...l'unica differenza e' che ci lucra sopra lo stato e gli amici degli amici...altre differenze io proprio non ne vedo!...Ah no! e' vero dimenticavo...SONO LEGALI.
Verifichi anche gli altri ordinamenti e vedrà che una seria sperimentazione di aperture di regolamentazione presuppone passaggi intermedi che permettano di non tornare più indietro.
Il non ritorno...questo inquieta ancora di piu'.
Regolamentare la coltivazione, così che non vi siano dubbi di sorta in ordine alla destinazione ad uso personale, così che si prevengano processi penali ai coltivatori, così che non si abbiano decisioni contraddittorie od a macchia di leopardo.
Va bene il discorso della regolamentazione, della tassazione e al limite del controllo, ma solo come si fa gia' per qualsiasi produzione di questo tipo; ossia piante medicinali/officinali o alimentari, cosa c'e' di diverso? Cosa dovrebbe esserci? E comunque questo discorso deve prescindere da chi ne fa un'attivita' e da chi PUO' autoprodursela liberamente.
Se questo privilegio fosse reso possibile a tutti, automaticamente crollerebbero gli interessi NERI del settore...che potrebbe si guadagnarci ugualmente ma forse in maniera un po' piu' equa...Insomma sarebbe un po' piu' complicato riuscire a speculare su qualcosa che alla fine resterebbe nelle mani di tutti, almeno potenzialmente...non le pare?
Questo deve essere lo scopo da perseguire e se richiede qualche piccolo sacrificio sul piano della assoluta libertà di coltivazione ben venga, perché questo e' il percorso per la vera legalizzazione.
...qualche piccolo sacrificio???Temo che su questo punto ci sia proprio una netta discordanza; quello che lei considera piccolo a me risulta enorme e insostenibile .
Qui si parla di liberta' individuale, di costituzione.
Io per NESSUNA ragione posso tollerare di dover chiedere un permesso per tirar su una pianta...figuriamoci poi se devo pagare per poterlo fare!!!
Infine dulcis in fundo...devo essere schedato e accettare dei controlli di polizia? Naaaaaa!!!
Allegato 52789
Mi sa che restero' un forcone / anonimo ancora a lungo!!!
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Problema centrato @folgore
E' inanzitutto una questione di principio, che e' o almeno dovrebbe essere alla base di ogni regola o legge...visto il suo significato ; principio=inizio.
Se si parte male e' pura utopia pensare (non e' mai successo, soprattutto in questo paese) di aggiustare eticamente strada facendo...e questa e' una realta' che sfido chiunque a controbattere.
A me personalmente non frega niente di avere puerili rivalse verso chissachi, coltivo fumo e sono fatti miei, perche' lo faccio, quando e con chi.
Ma poi...e' possibile non rendersi conto che questo tipo di compromessi per forza di cose genererebbero speculazioni devastanti a favore dei soliti noti, istituzioni in testa?
Questo avviene gia'...e' sotto gli occhi di tutti e tutto cio' che e' stato regolarizzato e gestito o controllato istituzionalmente non ha portato alcun beneficio se non per chi ha mantenuto il controllo.
A me di pagare una tassa puo' fregare ancora meno...non e' questo il punto.
E' fondamentale che i miei diritti costituzionali vengano riconosciuti e rispettati in ogni circostanza...se mi si costringe a autodenunciarmi e ad acconsentire a controlli di sorta e ad espormi ai pregiudizi di una societa' retrograda (tale e' volente o nolente la nostra realta') questi diritti sono palesemente calpestati...e con il mio consenso!!!
Ognuno e' libero di pensarla come vuole...a me sembra tutto molto chiaro e se ci fosse davvero la volonta'...ci vorrebbe davvero poco, ma l'unica volonta' che emerge purtroppo e' la solita: inculcare nelle masse il bisogno di essere gestiti, cullati e accompagnati...se poi il vero scopo e' gnam gnam chissenefotte!!! Posso girare per strada con la mia tesserina e 5 gr in tasca.
...e poi il brigadiere che viene da me stasera e' pure simpatico, un caffe' insieme, quattro chiacchere, una cannetta e passo la serata....:biggrinthumb:
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Beh Folgore la pensiamo molto simile in definitiva:
Citazione:
Il problema caro Rollo è che il proibizionismo è insito nella società e volente o nolente ti ci devi confrontare tutti i giorni. Posto di lavoro, rapporti interpersonali e tante altre situazioni, ti portano purtroppo ad osservare una privacy forzata.
D'accordo su tutto e pure io vivo il mio piacere in un regime di privacy forzata, ma la tentazione di uscire alla luce del sole è tanta (sarà l'età).
Citazione:
Vivo il mio piacere di fumare in completa serenità e libertà con la mia famiglia e con i miei amici questo mi basta e mi avanza.
E' così pure per me.
Citazione:
Il curarsi e poter prendere "erba medica" gratuita è un'altra storia.
E perchè? Sempre di schedatura si parla. Perchè se sei malato dovresti lasciarti schedare per coltivare o comprare e se non lo sei potresti coltivartela senza nessun obbligo?
Citazione:
Rispetto chi non gradisce il mio vizietto, pertanto non mi darebbe nessuna soddisfazione:
girare con il cannone in mano e andare a trovare tutti quelli (parenti amici conoscenti) che mi hanno scassato la fava in questi anni dicendomi (inutilmente) che fa male, che mi porta alle pere etc.etc.
Anzitutto io non lo considero un vizietto ma una virtù. E poi ho premesso che non lo farò e vi chiedo scusa se non ho spiegato bene che era un paradosso e una provocazione. Comunque tra il vergognarsi e ostentare, scelgo la seconda.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
rolando
Leggo tanti amici (Randagio, Moran, Folgore, Myface etc.) molto contrari all'idea di pagare una tassa per coltivare ed essere quindi "schedati". Paura legittima (io me ne fotterei). Vi chiedo. Ma se foste cittadini californiani come la vai a prendere la tua erba legale per curarti? Non sei schedato pure li'? E pure in Uruguay devi avere la tua tesserina. E da noi se vuoi prendere un farmaco non ti fai fare la ricetta? Nel momento che sarà legale chi se ne frega se in qualche ufficio amministrativo sanno che fumo o coltivo. Mica mi lascio condizionare da chi pensa sia un drogato. Perchè se ho paura di essere schedato per una cosa divenuta legale vuol dire che inconsciamente penso di fare qualcosa di male e vuol dire che il proibizionismo è entrato dentro di me.
Non lo farò, ma la voglia (una volta legalizzata) sarebbe quella di girare con il cannone in mano e andare a trovare tutti quelli (parenti amici conoscenti) che mi hanno scassato la fava in questi anni dicendomi (inutilmente) che fa male, che mi porta alle pere etc.etc. Outing? In questo senso di sicuro. Ci sono troppi di noi che si vergognano di fumare.
Rolando, vorrei precisare: il mio punto di vista ( no tasse e schedature per il solo uso personale) non è dettato da paura, ma da questioni di principio. Vai in un coffeeshop olandese,chiedi un paio di canne e loro te le allungano, senza chiederti la carta di identità.
Hanno cercato di limitare,restringere (vedi weedpass) ma senza riuscirci, perchè nell'europa del nord vivono PERSONE CIVILI E TOLLERANTI ,tutto li.
Colorado, Uruguay,... buon per loro, ma se dobbiamo prendere ad esempio la legislazione U.S.A., nazione fra le prime responsabili della demonizzazione attuale, stiamo freschi...qui siamo in italy bello mio e io lo so come vanno certe cose... Lo sappiamo tutti che in ogni angolo di strada della penisola trovi,DA UNA VITA, ogni tipo di droga a dispetto (?) della legge. e allora? di che regolamentazione vogliamo parlare?
P.S. Non ho mai nascosto il mio vizio di fumare ( e qualcuno anche me l'ha fatta pagare questa scelta) perchè l'ho sempre ritenuto un mio diritto,e ho sempre pensato che il proibizionismo non riguardasse me , tantomeno la mia salute,della quale frega a nessuno, ma fosse funzionale ad un sistema che trova ogni occasione per costruire MURI fra le persone, ora, che si cerchi di rendere questo muro "istituzionale" non può che trovarmi fra quelli che ci scaveranno il tunnel di sotto.
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Citazione:
E' inanzitutto una questione di principio, che e' o almeno dovrebbe essere alla base di ogni regola o legge...visto il suo significato ; principio=inizio.
Se pensi che esiste una legge che sia fatta considerando le questioni di principio ti faccio i miei migliori auguri.
Citazione:
Se si parte male e' pura utopia pensare (non e' mai successo, soprattutto in questo paese) di aggiustare eticamente strada facendo...e questa e' una realta' che sfido chiunque a controbattere.
Tanto cominciamo a partire, che non ci siamo mai mossi di un millimetro. Se poi aspettiamo di avere la liberalizzazione (tutto o niente) continueremo a non muoverci.
Citazione:
A me personalmente non frega niente di avere puerili rivalse verso chissachi, coltivo fumo e sono fatti miei, perche' lo faccio, quando e con chi.
Beh si possono chiamare puerili rivalse ma anche sfoghi di uno che fuma da trentanni e passa e tanto puerile non è, visto quanto passato (come tanti di noi). Credimi.
Citazione:
Ma poi...e' possibile non rendersi conto che questo tipo di compromessi per forza di cose genererebbero speculazioni devastanti a favore dei soliti noti, istituzioni in testa?
Ma dai, davvero il mondo gira intorno al denaro? Davvero la legalizzazione genererebbe speculazioni economiche e giri enormi di denaro? Non sarà che è proprio per quello che forse la legalizzano? Io lo darei per scontato.
Citazione:
Questo avviene gia'...e' sotto gli occhi di tutti e tutto cio' che e' stato regolarizzato e gestito o controllato istituzionalmente non ha portato alcun beneficio se non per chi ha mantenuto il controllo.
Ancora non ho capito. Se non vuoi che la cannabis venga regolarizzata e gestita o controllata istituzionalmente....cosa vorresti? La ganjia dappertutto come a St.Vincent o nel Manali? Magari. Anch'io. Ma temo non si possa.
Citazione:
[A me di pagare una tassa puo' fregare ancora meno...non e' questo il punto.E' fondamentale che i miei diritti costituzionali vengano riconosciuti e rispettati in ogni circostanza...se mi si costringe a autodenunciarmi e ad acconsentire a controlli di sorta e ad espormi ai pregiudizi di una societa' retrograda (tale e' volente o nolente la nostra realta') questi diritti sono palesemente calpestati...e con il mio consenso!!
Ora com'è scusa? Come fumatore hai qualche diritto costituzionale?
Citazione:
....se poi il vero scopo e' gnam gnam chissenefotte!!! Posso girare per strada con la mia tesserina e 5 gr in tasca.
Questa è un po' come dire che chi vuole la legalizzazione lo fa perchè vuole avere meno problemi a trovare da fumare. L'ho sentito dire pure da Giovanardi. BRRRRRR....che brutta compagnia.
Citazione:
...e poi il brigadiere che viene da me stasera e' pure simpatico, un caffe' insieme, quattro chiacchere, una cannetta e passo la serata....
Questa non l'ho capita ma faccio mea culpa.
p.s. Naturalmente si fa per parlare e trovo che discuterne ci arrichisce. Ho il massimo rispetto delle tue opinioni e quanto scritto è detto con il sorriso, anche se non si vede. ciao
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Idem per me rolando, e' chiaro che siamo sulla stessa barca....e che purtroppo non contiamo un cazzo!!!:biggrinthumb:
A quanto pare siamo due vecchi...ihihih!
Sono proprio curioso di vedere in che porto approdera' questa barca...tanto al limite continuero' a tenere lo stesso atteggiamento. bandit forever!!! :polliceu:
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Rispondo a myface poi mi ritiro per un po' che senno divento invadente:
Citazione:
Rolando, vorrei precisare: il mio punto di vista ( no tasse e schedature per il solo uso personale) non è dettato da paura, ma da questioni di principio. Vai in un coffeeshop olandese,chiedi un paio di canne e loro te le allungano, senza chiederti la carta di identità.
Hanno cercato di limitare,restringere (vedi weedpass) ma senza riuscirci, perchè nell'europa del nord vivono PERSONE CIVILI E TOLLERANTI ,tutto li.
Sicuramente molto più tolleranti della media, ma anche gli introiti legati al turismo della cannabis credo abbiano inciso. Il solito vil denaro.
Citazione:
Colorado, Uruguay,... buon per loro, ma se dobbiamo prendere ad esempio la legislazione U.S.A., nazione fra le prime responsabili della demonizzazione attuale, stiamo freschi...qui siamo in italy bello mio e io lo so come vanno certe cose... Lo sappiamo tutti che in ogni angolo di strada della penisola trovi,DA UNA VITA, ogni tipo di droga a dispetto (?) della legge. e allora? di che regolamentazione vogliamo parlare?
Non ho capito molto bene. Scusami. Ma se non vogliamo una regolamentazione cosa vogliamo? Mi sto perdendo.
Citazione:
P.S. Non ho mai nascosto il mio vizio di fumare ( e qualcuno anche me l'ha fatta pagare questa scelta) perchè l'ho sempre ritenuto un mio diritto,e ho sempre pensato che il proibizionismo non riguardasse me , tantomeno la mia salute,della quale frega a nessuno, ma fosse funzionale ad un sistema che trova ogni occasione per costruire MURI fra le persone, ora, che si cerchi di rendere questo muro "istituzionale" non può che trovarmi fra quelli che ci scaveranno il tunnel di sotto.
Perchè una legalizzazione dovrebbe essere come un muro istituzionale? Ci scavi sotto? E' un tuo diritto e sarai in buona compagnia. Ti capisco pure. Ma l'alternativa qual'è?
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Caro Moran, probabilmente sono incorso in un errore nello spiegarmi, quando, infatti io dico testualmente:
"Verifichi anche gli altri ordinamenti e vedrà che una seria sperimentazione di aperture di regolamentazione presuppone passaggi intermedi che permettano di non tornare più indietro.
e Lei mi risponde
Il non ritorno...questo inquieta ancora di piu'."
intendo sostenere che se si fa riferimento e si da corso a forme di sperimentazione normativa, che permettano una effettiva regolamentazione delle attività sia detentive, che coltivative, si aprirà una strada verso processi di progressiva legalizzazione, che non potranno permettere di tornare indietro in un'ottica proibizionista.
Quindi, in questo caso, il non ritorno non dovrebbe inquietarla affatto...:polliceu:
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La mia caro Avvocato era solo una battutaccia infelice e pure un po' cinica...
Continuo ad apprezzare il suo SANO ottimismo, la sua buona fede e il suo impegno...pero' conosce il detto : si convince solo chi in realta' gia' la pensa come noi?
Io purtroppo per motivi storico/politici e altro...che toccano anche il vissuto "personale" sono convinto che non sia la strada giusta e che forse sarebbe meglio attendere ancora magari ma ottenendo sul lungo termine risultati migliori, dal mio punto di vista solo "giusti".
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Citazione:
Originariamente Scritto da
moran
A quanto pare siamo due vecchi...ihihih!
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...dciamo pure TRE vecchi!!!!:hippy:
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A trent'anni io ero molto peggio...!!! ahahahah :armati15: :PACE:
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Allegati: 1
Vi comunico che ieri ho incontrato il Deputato Ferraresi e con lui ho avuto un breve scambio di opinioni. Gli ho comunicato i principali dubbi sulla sua proposta di legge (ovvero quelli espressi anche da voi qui sul forum) e riportato all'attenzione la proposta dell'Avv. Zaina, che contatterà a breve.
Ferraresi si è mostrato molto disponibile e soprattutto realista: il concetto è molto semplice, non si può pensare di ottenere una "completa legalizzazione" dal giorno alla notte. Bisogna fare un percorso passo per passo, a partire dall'abrogazione della Fini-Giovanardi, passando poi per un'apertura nei confronti degli utilizzi terapeutici e poi a una depenalizzazione, ecc ecc.
La strada è lunga e tortuosa, ma l'unica percorribile: puntare a "tutto e subito" è inutile e controproducente.
Ho inoltre approfittato dell'incontro per consegnargli una copia di Dolce Vita e una del libro di illustrazioni di Ivanart, omaggi molto apprezzati e che daranno ulteriori spunti di riflessione al Deputato del Movimento 5 Stelle.
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...Pessimismo...e fastidio...pessimismo e fastidio...:badday:
...e' per scaramanzia!!!:polliceu:
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Citazione:
Ho inoltre approfittato dell'incontro per consegnargli una copia di Dolce Vita
Beh con i rimborsi a cui hanno diritto potevi anche proporgli un abbonamento annuale per il gruppo dei 5stelle. Magari imparano qualcosa.
Thanks
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Citazione:
Originariamente Scritto da
moran
Qui si parla di liberta' individuale, di costituzione.
Io per NESSUNA ragione posso tollerare di dover chiedere un permesso per tirar su una pianta...figuriamoci poi se devo pagare per poterlo fare!!!
Infine dulcis in fundo...devo essere schedato e accettare dei controlli di polizia? Naaaaaa!!!
Io capisco tutto quello che si dice riguardo al fatto che non si può passare dal giorno alla notte alla completa legalizzazione.Sono convinto che non si possa fare,anzi nemmeno io voglio che succeda.
Eppure mi schiero dalla parte di Moran su qualsiasi fronte...non è il fatto di essere schedato in sé che mi da fastidio(perché non ho nessuna paura a dire alla società che coltivo erba),ma è il motivo per cui vogliono schedarci che mi preoccupa.Mi spiego meglio:si vuole rendere possibile la coltivazione di 4 piante a testa,se non sbaglio,e al massimo la detenzione di 30g(più o meno)di sostanza.Parliamo tutti di fare le cose in modo graduale e giusto,proprio per questo mi viene da pensare...ma se solo con una autofiorente potrei sforare la quantità che è possibile detenere,è ovvio che mettendo 4 piante tutti saremo già\di nuovo dei "fuori legge".Se il mio raccolto producesse 100,200,300g,ecc. significherebbe che dovrei buttare tutto per avere al massimo 30g ?Sono curioso di sapere quanti qui lo farebbero.
Ritornando alla premessa che avevo fatto riguardo alla schedatura,la mia paura è che essendo schedato e partendo subito con delle leggi abbastanza contraddittorie,come faccio ad essere tranquillo,pur sapendo che anche pagando una tassa all'anno e coltivando veramente 4 piante non potrò mai rispettare la legge?perché 4 piante non produrranno mai solo 30g!Nel momento in cui vengo schedato potranno essere fatti dei controlli su di me,quindi se la legge non è chiara mi sembra quasi scontato che tutti finiremo male.
A me questi non sembrano tanto tentativi realisti di cambiare una legge criminale che c'è già in vigore,ma solo di renderla un po' meno criminale.Se devo addirittura espormi alle autorità con il mio consenso,adempiendo ad una legge abbastanza ambigua,con il rischio poi di pagarne lo stesso delle conseguenze,preferisco lasciare stare e continuare così come è sempre stato.
Allora a questo punto facciamoci schedare anche per quando andiamo a fare i nostri bisogni,così almeno potranno verificare se uno inquina di più o di meno in questo mondo.Alcuni di voi stanno dicendo che chi non vuole aderire a questa tassa e dire a tutti che coltiva è perché ha intriso dentro di se il proibizionismo della nostra epoca e si sente "sporco" per quello che fa.IO TROVO ASSOLUTAMENTE CHE SIA IL CONTRARIO;QUESTA LEGGE TI COSTRINGE AD ESSERE TESSERATO PROPRIO PER FAR VEDERE CHE TU UOMO FAI QUALCOSA DI DIVERSO DALLA NORMALE SOCIETÀ,E CI STIAMO AUTOCONVINCENDO CHE ESSERE TESSERATI PER COLTIVARE UNA PIANTA SIA GIUSTO.INCREDIBILE.
Queste non sono solo frasi filosofiche o pensieri utopici...è quello che la legge provocherà.
(Ci sono persone che hanno il porto d'armi e hanno paura a dirlo perché la gente pensa che siano dei serial killer...pensate che quando la gente saprà che ho una licenza per coltivare la marijuana non mi chiamerà drogato ?)
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Perchè non si può legalizzare la pianta cannabis senza condizioni?
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Citazione:
Originariamente Scritto da
potpot23
Perchè non si può legalizzare la pianta cannabis senza condizioni?
Gia'...perche'???
Perche' non si VUOLE legalizzare la cannabis ma le CONDIZIONI!!!:icon_twisted2:
chissa' perche'?
please stop useless lies!!!
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Perché c'è un trattato internazionale sulla questione.
Andare contro i trattati internazionali è incostituzionale.
La costituzione è intoccabile.
Si procede a passi. Senza fretta però senza pausa.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
M'agganjo
Perché c'è un trattato internazionale sulla questione.
Andare contro i trattati internazionali è incostituzionale.
La costituzione è intoccabile.
Bè ma allora quei Paesi che l'hanno fatto?
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Citazione:
Originariamente Scritto da
M'agganjo
Perché c'è un trattato internazionale sulla questione.
Andare contro i trattati internazionali è incostituzionale.
La costituzione è intoccabile.
Si procede a passi. Senza fretta però senza pausa.
Le leggi sono e sono sempre state carta straccia.
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Le leggi NON sono uguali per tutti.
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Dott.Zaina il suo cell è al n.1 in mia rubrica infatti:biggrinthumb:!!