Sicuramente sarà più "efficente" procedere per piccoli passi, e apprezzo molto l'impegno di chi porta avanti queste proposte, e sono anche pronto a sostenerle se i termini mi trovano d'accordo, ma resta un <<perchè>> di fondo irrisolto, perchè non si può rendere legale senza condizioni, subito, così da far decadere ogni possibilità di reato intorno alla questione.
Sarò ingenuo ma non è pensando come i politici burocrati che le mie idee procederanno più dritte.
Provo a risponderti. Perche la gente non e'pronta. Mia madre, mia sorella, I miei colleghi. E forse pure I tuoi se ci pensi. La gente che ci circonda non sa bene cosa e'la cannabis. Io te moran, rotten e tutti gli amici che siamo qui sappiamo la verita'. Gli altri no. Tutto e subito generebbe un rigetto e si tornerebbe indietro. Senza risultati. Non riuscite a capirlo.
Povero non è chi ha poco ma chi vuole molto (Seneca)
Tessera ASCIA n.479
Quindi mi stai dicendo che non la legalizzano perchè la gente non è pronta...
oppure la gente non è pronta perchè non la legalizzano???
Pensiamoci un attimo..è il proibizionismo che si nutre d'ignoranza..e cavalca la sua onda..
Nella mia visione la legalizzazione della cannabis va a iscriversi in quel processo di miglioramento della qualità della vita delle persone..
Pensiamo bene a come sono avvenute tutte le cose: si è sempre cercato di orientare la pubblica opinione verso il target richiesto,salvo poi IGNORARE la volontà popolare in caso di sconfessione dal basso (servono esempi?)
Ora la situazione mi sembra chiara: il fronte proibizionista sta cedendo in più parti a livello internazionale e il politico(?) italiota, come al solito cosa fa? si premunisce in caso di dover mollare il "monopolio", che si è espresso nelle dimostrate connivenze e si inventa lacci e lacciuoli per vessare,spremere,catalogare e ancora spremere.
Poi ,per tener buona anche la vecchia bacucca,si inventano anche i buchi nel cervello.
Ora,pensate il colore giusto per le pareti della stanza dove idealmente VI STO MANDANDO...![]()
Tessera ASCIA n.479
Mi sembra una supercazzola la tua. Come chiedere se è nato prima l'uovo o la gallina. Che vuoi dire? Sto cercando inutilmente di spiegare che siamo un paese pieno di bigotti e che abbiamo tantissima strada da fare sui diritti civili. In Itaglia non siamo riusciti a dare dei diritti alle coppie eterosessuali di fatto, non siamo padroni di scegliere se essere curati o lasciati morire (vedi caso Welby e legge fine vita) e qualcuno pensa sia possibile fare delle leggi che equiparano la cannabis all'insalata (che se vogliamo essere onesti uguali non sono).
Io ho il mio termometro personale: le mie zie settantenni. Quando le sentiro' dire che le sigarette di marjiuana sono come le sigarette di tabacco e la smetteranno di dare dei drogati a chi si fa le canne capirò che sta cambiando qualcosa in queste paese per vecchi. (ah per inciso votano pure il mafiosetto di Arcore).
Aggiungo: la gente è ignorante per colpa di.......Non lo so. Di tanti direi. In primis di loro stessi che ci stanno bene nell'ignoranza. L'italiano mediamente non legge libri e quotidiani, naviga poco su internet, si informa tramite i telegiornali, ascolta il parroco, si scandalizza facilmente in pubblico ma compie nefandezze in privato. Ce n'e' strada da fare...
Ultima modifica di rolando; 23-01-14 alle 08:50
Povero non è chi ha poco ma chi vuole molto (Seneca)
Tu tentavi di spiegare che siamo un paese di bigotti, io provavo a capire perchè.
In realtà il tabacco è molto più dannoso della cannabis, come l'alcool e fanno migliaia di morti all'anno ma sono legali perciò "socialmente accettati", capito cosa intendo dire?
Totalmente daccordo rotten:
temo proprio che parliamo lingue diverse...partendo proprio da PRINCIPi distanti anni luce.
Allora: mi si vuole convincere che sia bene accettare di essere schedato (perche' di questo si tratta) al pari di chi richiede una licenza di caccia e pesca...ma stiamo scherzando?
Io se pescassi abusivamente al massimo rischierei una sanzione amministrativa, mica la galera!!! Un"drogato" oggi quindi e' considerato dalla societa' alla stregua di un pescatore?
Facciamo stabilire senza mezzi termini se la cannabis è il demonio o non lo e'.
Ossia: la legalizziamo o meglio liberalizziamo alla stregua di qualsiasi altra pianta lasciando decidere alle PERSONE adulte ovviamente l'uso che intenderanno farne? Chi si fara' una bella insalata, chi dei tessuti, chi generi alimentari vari e chi ci si divertira'...ma soprattutto chi ne trarra' beneficio per curarsi o stare un po' meglio...e che sicuramente ne sapra' di piu' di chi probabilmente verra' designato in sua vece a decidere cio' che è meglio o peggio...ridicolo!
Il cosiddetto spaccio non sparirebbe, come per qualsiasi altra sostanza commerciabile sarebbe legale vendere prodotti vari fatti con quella sostanza.
Cosi come avviene per alcool, medicine e ortaggi...ciascuno inserito nei propri percorsi commerciali e distributivi.
Ciascuno soggetto a verifiche, tassazioni e controlli vari ed eventuali...
Nel giro di pochissimo tempo e' probabile una corsa selvaggia all'apertura di social cannabis, di negozi veri e propri e quant'altro...ma con il tempo il mercato cosi' bello e trasparente finirebbe per livellarsi da solo sui reali consumi richiesti...Teniamo conto anche che se fosse possibile per chiunque la coltivazione...il mercato, o meglio il suo totale controllo sarebbe impossibile per chiunque...E questo è il fulcro del mio ragionamento...E' palese interesse che questo non possa avvenire mai!!! E' secondo me al di la di tutti i bei ragionamenti fatti il motivo portante di tutto il discorso.
ops..mi scuso ma devo interrompere...prole in uscita:::::![]()
Non ci vuole molto a capirlo. Se domani è legittimo e legale coltivarsi 4 piante che paranoie vi fate?Originariamente scritto da Rotten society
Cerco di sforzarmi per capire questo concetto che continuate a ripetere...ma non riesco ad esserne d'accordo neanche un po'.
A leggervi mi fate venire in mente quel fottutissimo bastrado che disse:"Governare gli Italiani non è difficile, è inutile".
Povero non è chi ha poco ma chi vuole molto (Seneca)