a me basterebbe la decriminalizzazione (no galera e no multe) per l'uso e la coltivazione personale di Cannabis.
Poi i Coffee Shop possono aspettare ..
una legge "antipro" significa inanzitutto diritti, NON soldi.
esistono varie motivazioni che possono spingere a una legge antiproibizionista, bisognerebbe stabilire delle chiare priorità e obiettivi, ovvero: migliorare le condizioni di salute e l'economia domestica dei cittadini consumatori, garantendo loro il diritto di coltivare a costo 0 [ZERO] la Cannabis
proposta M5S/Uruguay/Colorado: scopo primario: $OLDI
Si fa di tutto per controllare/arginare la produzione personale (autorizzazioni, tasse) e trasformare la Cannabis in "CannabiZ" (business)
Queste proposte sono incentrate sul ruolo della vendita regolamentata, allo scopo di toglier soldi alle mafie e riversarli nello Stato sottoforma di entrate.
Negozi -> Soldi
Tassa e autorizzazione per coltivazione personale -> Soldi e controllo (es: strain OGM di Stato come in Uruguay, vedi altro topic)
Conseguenze:
-pochi consumatori-grower ( assurdi disincentivi alla coltivazione personale: tassa e autorizzazione)
-spesa procapite sproporzionata: si spende un botto per comprare dal growshop (ma i growshop pagano tasse è questo è positivo). I malati possono avere sconti ottenendo la cannabiZ dal SSN, il quale probabilmente la compra dai growshop (che come detto pagano le tasse) ma il costo del SSN grava su tutta la popolazione ....
Che senso ha far passare l'erba e i soldi in circuiti privati (o anche statali) per "dare benessere" attraverso maggiori introiti che lo Stato riceve, quando è possibile bypassare il denaro permettendo ai consumatori di autoprodursi il proprio benessere? (meno soldi spesi, da ogni cittadino, in ganja per uso medico/"ludico" e meno soldi spesi in generale da tutta la cittadinanza per l'acquisto dei numerosi farmaci industriali perchè essi potranno, in gran parte, essere sostituiti dalla Cannabis !! )
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La "proposta KGB", eccola: scopo primario: migliorare la salute e il benessere economico d'ogni cittadino
benessere indotto dal cittadino a sè stesso, tramite l'autocoltivazione (d'un numero di piante limitato per legge) per uso personale e cessione di modiche quantità ad amici e conoscenti (es.: tipo la nonna che ne ha bisogno per farne uso medico).
Certo, non s'avrebbe la "botta d'introiti statali" che altre proposte conseguono, ma che importa?
1) il mercato nero sparirebbe comunque (perchè non ci sono restrizioni alla coltivazione personale, fatto salvo il rispetto del numero di piante definite per legge)
2) i soldi che col "metodo KGB" non vanno in tasse (perchè non ci sono, ancora "ganjashop") corrispondono comunque a soldi in meno sborsati procapite da ogni cittadino.
3) un'eventuale indotto di produzione e nuovi lavori può generarsi nel settore delle attrezzature per la coltivazione e nel settore agricolo in generale (vasi, concimi lampade ecc ecc)
differenza principale:
La proposta m5s et al. punta ad ottenere il numero minore possibile di grower NON commerciali, mira ad avere tutte le coltivazioni sotto stretto controllo statale ed incentiva il mercato legale di cannabis a scapito dell'autoproduzione
La proposta KGB invece punta sul numero maggiore possibile di grower NON commerciali, in modo da far sì che nessun tipo di mercato (legale o meno) della cannabis sia possibile. Ovvero: prima di tutto i diritti e l'autonomia dei consumatori.
Quando la società si sarà abituata a ciò, allora si potrà anche legalizzare il commercio senza problemi, anche se a quel punto gli introiti saranno minori (macchissene!! Tutti nel frattempo avranno risparmiato soldi e guadagnato in salute e saranno felici ed è questo ciò che conta veramente e più di tutto!!) perchè la quasi totalità dei consumatori saranno già autonomi.
È essenziale che prima di tutto diventi legale coltivarla per uso personale SENZA richiedere autorizzazioni o tasse.
Altrimenti, se si legalizza il commercio nei modi già visti succederà che il commercio prenderà il sopravvento, fin dal principio, sui diritti dei consumatori-coltivatori, facendo così passare in secondo piano gli interessi dei cittadini che dovrebbero essere considerati il centro della questione!
Antipro non vuol dire "far soldi mungendo consumatori"!
Vuol dire invece "dare LIBERTÀ e AUTONOMIA ai cittadini"
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