Cosa vuol dire decriminalizzazione. Giovanardi ti direbbe che già ora non vai in galera se consumi. Multe?
Io che seguo sta cosa da inizio anni '80 ho sempre sentito dire dalle varie organizzazioni antipro che occorre legalizzare le droghe e anzitutto la cannabis per (in ordine sparso):Poi i Coffee Shop possono aspettare ..
una legge "antipro" significa inanzitutto diritti, NON soldi.
esistono varie motivazioni che possono spingere a una legge antiproibizionista,
togliere alla mafia e al mercato nero l'enorme giro di denaro che generano hascisc e cannabis. Portare il consumo alla luce del sole quindi.
liberare le forze dell' ordine e i tribunali da una inutile caccia alle streghe con enorme risparmio di denaro pubblico e tempo.
evitare di rovinare la vita di migliaia di cittadini (spesso giovani cosa ancor + grave) con processi, galera, fedine macchiate, disastri economici o anche solo ritiri di patente, visite inutili e costosissime per una cosa che alla fine è paragonabile al consumo di alcool o tabacco.
tutelare la salute del consumatore dandogli modo di consumare sostanze naturali e non tagliate con le maggiori schifezze (lucido, hennè, paraffina, etc)
eliminare l'unico punto comune che esiste tra cannabis/hascisc e le droghe pesanti: lo spacciatore.
Ecco a grosse linee queste mi sembra siano sempre state le ns bandiere.
Rivendicare il diritto di:
o diredi coltivare a costo 0 [ZERO] la Cannabismi sembra chiedere la "liberalizzazione". Che è un'altra cosa.Antipro......Vuol dire invece "dare LIBERTÀ e AUTONOMIA ai cittadini"
Ora.... io ti faccio tanti auguri, ma mi sembra che hai le idee un po' confuse. Forse infatti ti sfugge che una legge serve a tutelare i diversi interessi dei cittadini. Il tuo interesse (che è anche il mio) a consumare e a procurarti la sostanza senza rischiare il culo(sia che te la coltivi, sia che la compri, poco importa). Ma anche l'interesse di chi non gliene frega niente della cannabis e non vuole che io e te lediamo la sua libertà di non avere a che fare con i "drogati". I tuoi "ragionamenti" invece pensano solo a te stesso. A quello che potrebbe andare bene a te. Già a me, che fumo come te, la tua proposta non piace. Dici infatti:Lasciamo perdere l'esempio della nonna, un po' capzioso, ma se fosse come dici tu che io posso coltivarmi le mie piante liberamente, senza controllo, visto che siamo in Italia, tempo 3 mesi (le autofiorenti in pratica) troveresti al posto degli spaccini di piazza, gli amici o i compagni di scuola o i colleghi con il pollice verde e lo spazio a disposizione che ti possono "aiutare".tramite l'autocoltivazione (d'un numero di piante limitato per legge) per uso personale e cessione di modiche quantità ad amici e conoscenti (es.: tipo la nonna che ne ha bisogno per farne uso medico).
Mica tutti possono o hanno voglia di coltivare. La stragrande maggioranza di consumatori non coltiva.
E poi io potrei benissimo essere sia uno che coltiva esclusivamente per consumo personale, sia essere che coltivo le mie piante per poi darle agli amici o altro e trarne vantaggio economico (spacciare in pratica). Come mi distingue la proposta KGB? Ci vuole un giudice che lo decide? O mi devono pedinare/intercettare i carabinieri? Oppure è permessa la cessione a terzi? Solo a titolo gratuito? O pure se me la vendo? E chi lo decide se l'ho regalata o venduta?
Io che ho interesse a farmi le mie piantine per esclusivo consumo personale (chiaramente anche con amici) e voglio stare tranquillo ho tutto l'interesse ad essere distinto da chi se le vuole coltivare per commerciare. Mi spieghi come si farebbe se fosse coltivazione libera?