La meditazione è una tecnica che ho deciso di intraprendere nel 2012 e che ho abbandonato con l'inizio della scuola (settembre 2013). Non so nemmeno io perché ho smesso di fare meditazione, perché posso giurare che su di me ha avuto effetti positivi. Iniziai nel 2012 per via di una depressione che mi stava sempre più risucchiando nel limbo, e se prima ero assillato da quella che alcuni chiamano "radiolina mentale", ossia i pensieri negativi e le cattive interpretazioni di fatti accaduti all'esterno, durante il periodo in cui meditavo giornalmente questo non accadeva. Molti comunque fraintendono il senso della meditazione: non è che una volta acquisito piena consapevolezza di te allora a quel punto non proverai più sentimenti quali la paura, l'agitazione, la rabbia; semplicemente l'autocontrollo ti insegna ad "affrontarli" (o meglio, ad "abbracciarli") meglio. Quando non abbiamo consapevolezza di noi stessi, e quando abbiamo in testa pensieri negativi, proviamo a reprimerli, e questo porta a frustrazione e ad irritarsi. La meditazione ci insegna a relazionarci in modo diverso con quello che proviamo nell'istante, sia che proviamo emozioni positive sia che proviamo emozioni negative.
Sono stato un po' confusionario, d'altronde questa è una materia scoperta millenni fa e son stati scritti fiumi di parole a riguardo... meditare secondo me è importantissimo e credo che se iniziassero a consigliarlo anche i psichiatri ai loro pazienti, invece di prescrivere continuamente antidepressivi (che a volte possono essere anche utili, certo), vivremmo in una società meno malata.
Vi linko quest'articolo che parla dei 5 impedimenti alla meditazione http://santacittarama.altervista.org/impedimenti.htm