@ laurettina77
Riprendendo la frase finale di Randagio, ti chiedo di spiegare meglio cosa intendi quando utilizzi il termine "cultori".
Intendi coloro che "attendono ed esercitano con amore un arte, una scienza, ecc." oppure intendi i "coltivatori"?
Perchè entrambe queste categorie non includono necessariamente "dei ragazzi che fanno uso di cannabis" e comunque si distaccano molto dai semplici consumatori.
Cerco di essere più chiaro.
Fare una ricerca psicologica generica sui consumatori di cannabis equivale approssimativamente a farla sui consumatori di caffè, di alcol o di tabacco: Sono tutte sostanze talmente radicate nella storia umana e nelle società di tutto il mondo che il modello comportamentale di un ipotetico utilizzatore finirebbe a coincidere quasi totalmente con il modello comportamentale della società di cui fa parte quell'individuo.
Se invece la ricerca vuole indagare solo la personalità dei coltivatori diretti o degli attivisti antiproibizionisti, sicuramente emergeranno dei tratti comportamentali comuni perchè, mentre da un lato le leggi proibizioniste costringono i coltivatori ad aggregarsi in community (quindi normate da un regolamento accettatto da tutti gli utenti), dall'altro generano tabu sociali che spingono a relazionarsi con individui che condividono una moralità simile tra loro, che però è sempre diversa dalla morale sociale (perchè se fosse comunemente condivisa non ci sarebbero leggi probizioniste).
Ti chiedo quindi riflettere bene riguardo che direzione vuole prendere la tua ricerca; soprattutto alla luce del fatto che non tutti i fumatori sono coltivatori e non tutti i coltivatori sono fumatori.