La Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale per la Fini-Giovanardi! La notizia era attesa e ora c’è l’ufficialità. Le ricadute potrebbero essere enormi se si pensa a tutti i detenuti in carcere grazie alle pene rafforzate della legge in questione. Le pene del piccolo spacciatore andrebbero ora riconteggiate e l’esito potrebbe essere quello della scarcerazione in massa. Ma gli effetti sulla popolazione carceraria non sarebbero così immediati, tanto mento calcolabili in modo semplice.
In generale tornerebbe in vigore la Jervolino-Vassalli modificata dal referendum abrogativo del 1993. In pratica torneranno ad esserci pene più lievi per lo spaccio di droghe leggere come la cannabis, cioè da 2 a 6 anni di carcere, anziché da 6 a 20 anni come previsto dall’attuale normativa. La vecchia normativa, infatti, prevedeva una differenziazione di trattamento in base alle sostanze e per le droghe pesanti, come cocaina e eroina, anche pene più severe con un minimo di 8 anni di carcere, anziché i 6 della Fini-Giovanardi. Ma non è solo sulla pena inflitta che cambierebbe qualcosa. Tra le altre novità introdotte dalla Fini Giovanardi, anche la riduzione delle tabelle delle sostanze, ridotte da 4 a 2. Una riduzione che ha visto cannabis, eroina e cocaina risiedere per tutto questo tempo nella medesima tabella.
In attesa che vengano rese note le motivazioni abbiamo fatto quattro chiacchiere con il nostro legale di fiducia, l’avvocato Carlo Alberto Zaina per capire cosa succeda ora.
Cosa è successo?
La Fini-Giovanardi è stata dichiarata incostituzionale dalla Corte Costituzionale perché è stato ritenuto che la legge che è arrivata all’esame del Parlamento fosse completamente diversa dalla legge originale.
Perché?
In pratica si trattava della legge sulle Olimpiadi all’interno della quale era stata inserita una norma sugli stupefacenti. Poi con la scusa del decreto legge sono state aggiunte 23 normative, stravolgendo il tutto. E’ come se la Corte avesse detto a governo e Parlamento che le leggi non si fanno in questo modo perché sono stati usati male gli strumenti legislativi. Devo dire, senza vantarmi, che è una vittoria anche di Enjoint e Dolce Vita, perché in tempi non sospetti mi avevano permesso di pubblicare articoli in cui anticipavamo i dubbi espressi.
E ora cosa succede?
Si torna alla vecchia legge che contiene poche luci e molte ombre. In generale, invece che procedere a rattoppi, sarebbe necessaria una nuova legge organica, seria, che affronti il tema degli stupefacenti in generale, togliendo la cannabis dalle sostanze pesanti.
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Attenzione: articolo in esclusiva per Enjoint.com / Dolce Vita
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