Internet ha compiuto quarant’anni. Era il 29 ottobre 1969 quando due ricercatori californiani si scambiarono un semplice messaggio – “Lo”, cioè login – tra due computer: nasceva la rete. Quei due ricercatori si chiamavano Charley Kline e Bill Duvall e fecero la prima connessione tra l’università della California e lo Stanford research institute. All’epoca non si resero nemmeno conto dell’importanza di quello che stavano facendo. “Nessuno aveva capito come avrebbe cambiato le nostre vite”, ha ammesso Kline sul Guardian.
“Era la fine dell’estate del 1969, poche settimane dopo lo sbarco sulla luna, qualche giorno dopo Woodstock e un mese prima della prima puntata dei Monty Python. Una scatola di metallo grigia fu consegnata nell’ufficio di Leonard Kleinrock, un professore dell’universtà della California. La scatola aveva le stesse dimensioni di un frigorifero, e anche lo stesso fascino, ma Kleinrock ne fu entusiasta, come un padre orgoglioso”, racconta Oliver Burkeman sul Guardian.
“È difficile stabilire quando internet è nata, ma il 29 ottobre del 1969 è il giorno in cui la rete bambina ha detto la sua prima parola. Dire che il resto è storia è un cliché”, continua il giornale. Dodici anni dopo che Charley Kline aveva mandato il suo primo messaggio c’erano ancora solo 213 computer in rete, ma quattordici anni più tardi 16 milioni di persone erano online e l’email avrebbe cominciato a cambiare la vita quotidiana della gente. Il primo browser è stato lanciato nel 1993, nel 1995 è arrivato Amazon, nel 1998 Google, nel 2001 Wikipedia. Oggi sembra che siano connesse alla rete 1,7 miliardi di persone.
È bene ricordare che il primo utilizzo della rete fu militare. Il progetto si chiamava Arpanet ed era stato sviluppato per condividere informazioni tra scienziati che erano in università molto distanti tra di loro negli Stati Uniti e per progettare nuove tecnologie militari, dopo che nel 1959 l’Unione Sovietica aveva lanciato il satellite Sputnik, gettando il ministero della difesa statunitense nel panico. Il presidente Eisenhower investì milioni di dollari nella ricerca scientifica e inaugurò l’Arpa, l’Agenzia per i progetti di ricerca avanzati, per vincere la competizione tecnologica con Mosca.
“Senza che ce ne accorgessimo, in questi quarant’anni il web, che all’inizio sembrava una curiosità, è diventato una realtà che diamo per scontata. E tra qualche anno nessuno si ricorderà più il tempo in cui si accedeva alla rete solo tramite un ingombrante computer, quando non c’era una copertura wifi dappertutto, quando stare su internet era solo un concetto invece che un’azione che permea la vita quotidiana. E infine, anche Google sarà solo un ricordo”, conclude il giornale. (fonte: Guardian -Internazionale)