@Yomi
scusa,
sembrava che avessi letto l'articolo (è tutto spiegato molto bene, se lo si legge tutto).
Comunque è scritto molto chiaro che non è vietata la partecipazione a coloro che votano per il partito radicale. È vietata la propaganda politica a favore di partiti che contrastano con l'ideale antiproibizionista e con lo spirito della manifestazione (es. bandiere/striscioni PD/Radicali/forzaitalia/ecc). Inoltre sono vietate bandiere di ogni genere di partito. È particolarmente utile, per comprendere il problema, l'espressione "... e anche movimenti/associazioni cavalli di Troia dei Radicali" . Esprime bene la caratteristica radicale di usare il proibizionismo come "cavallo di Troia" per ottenere consensi da usare poi per appoggiare politiche disastrose (imperialismo, neoliberismo ecc) fregandosene poi del "tema-cavallino" , usato unicamente per ottenere voti. In sintesi: il partito Radicale è altamente controproducente, per la causa antiproibizionista (e, aggiungerei: per l'a società in generale!)
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sarà ma io ho letto l'articolo (parlo del link appena linkato nel mio scorso post) e non leggo da nessuna parte il divieto di partecipazione ad alcuno.
Da quel che ho capito anche alla gente che vota partiti d'estrema destra tipo leganord o forzanuova o partiti di destra come forza Italia, radicali, ncd non ha alcuna limitazione a partecipare.
Dire che non si vogliono avere bandiere di partiti di destra e/o partiti filo-repressione non equivale a:
"far entrare solo chi ha certe tessere di partito e ad escludere chi ha le tessere del 'partito sbagliato' "
Semplicemente (leggendo io l'ho interpretato così) non vogliono, giustamente, che ci siano bandiere o striscioni innegganti a partiti che sono in netto contrasto con lo spirito della manifestazione.
Gli organizzatori della manifestazione, mi pare, basano il loro antiproibizionismo sulla difesa dei diritti delle persone.
Certi partiti invece legalizzerebbero solo per questioni economiche (generare introiti pubblici) fregandosene dei diritti dei cittadini.
Non vedo quindi alcuna incoerenza, da parte degli organizzatori, nello stabilire che i diritti delle persone sono una priorità