Citazione Originariamente Scritto da Avv. Zaina Visualizza Messaggio
Caro Moran non ho la superba pretesa di convincere ne' lei ne' altri.
Io sono solo molto realista e vedo cosa si può ottenere in concreto.
Il problema non si può affrontare in modo estremizzato ed esemplificato all'eccesso, così che si tralascino aspetti del tutto fondamentali.
Lei saprà certo autogestirsi, ma rispetto a Lei quante persone invece non sono o non vogliono essere in grado di autogestirsi?.


Gentilissimo e paziente Avv. Zaina, mi creda io invece vorrei tanto essere convinto, soprattutto da lei...ho veramente stima per quello che tenta di fare.
Pero' mi permetta di dissentire su alcuni punti del suo discorso, che a mio modesto parere sono alla base di un progetto che parte male.
Tutti in realta' siamo realisti, ognuno a suo modo e cio' che si puo' ottenere o meno, è solo ipotizzabile, in realta' nessuno lo sa.
Io non mi considero estremista nè tantomeno uno che semplifica...anzi, cerco di prendere in considerazione ogni sviluppo possibile almeno fin dove la mia mente puo' arrivare...
Il discorso che fa lei sulla volonta' di alcuni individui che vorrebbero essere gestiti dalle istituzioni...mi perdoni ma fa acqua da tutte le parti...se facessimo un referendum a tal proposito forse tali individui risulterebbero il 10% e sono possibilista fin troppo a riguardo...

E poi questo discorso andrebbe applicato anche all'alcool, e a tante altre cosette (vedi gioco d'azzardo) che proprio perche' gestiti e regolati direttamente dallo stato proprio in un modo molto simile sono in realta' al di fuori di ogni controllo...l'unica differenza e' che ci lucra sopra lo stato e gli amici degli amici...altre differenze io proprio non ne vedo!...Ah no! e' vero dimenticavo...SONO LEGALI.

Verifichi anche gli altri ordinamenti e vedrà che una seria sperimentazione di aperture di regolamentazione presuppone passaggi intermedi che permettano di non tornare più indietro.

Il non ritorno...questo inquieta ancora di piu'.

Regolamentare la coltivazione, così che non vi siano dubbi di sorta in ordine alla destinazione ad uso personale, così che si prevengano processi penali ai coltivatori, così che non si abbiano decisioni contraddittorie od a macchia di leopardo.


Va bene il discorso della regolamentazione, della tassazione e al limite del controllo, ma solo come si fa gia' per qualsiasi produzione di questo tipo; ossia piante medicinali/officinali o alimentari, cosa c'e' di diverso? Cosa dovrebbe esserci? E comunque questo discorso deve prescindere da chi ne fa un'attivita' e da chi PUO' autoprodursela liberamente.
Se questo privilegio fosse reso possibile a tutti, automaticamente crollerebbero gli interessi NERI del settore...che potrebbe si guadagnarci ugualmente ma forse in maniera un po' piu' equa...Insomma sarebbe un po' piu' complicato riuscire a speculare su qualcosa che alla fine resterebbe nelle mani di tutti, almeno potenzialmente...non le pare?


Questo deve essere lo scopo da perseguire e se richiede qualche piccolo sacrificio sul piano della assoluta libertà di coltivazione ben venga, perché questo e' il percorso per la vera legalizzazione.
...qualche piccolo sacrificio???Temo che su questo punto ci sia proprio una netta discordanza; quello che lei considera piccolo a me risulta enorme e insostenibile .
Qui si parla di liberta' individuale, di costituzione.
Io per NESSUNA ragione posso tollerare di dover chiedere un permesso per tirar su una pianta...figuriamoci poi se devo pagare per poterlo fare!!!
Infine dulcis in fundo...devo essere schedato e accettare dei controlli di polizia? Naaaaaa!!!

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Mi sa che restero' un forcone / anonimo ancora a lungo!!!